Gestione emergenza, Crocetta è accerchiato «Ritardi nelle assunzioni degli operai forestali»

Non si fermano le polemiche sull’emergenza incendi in Sicilia, mentre i canadair continuano il loro andirivieni sul cielo di Palermo. Critiche dall’universo politico siciliano sono piovute sulla testa di Rosario Crocetta e del suo governo, reo secondo molti di non aver saputo prevedere e gestire l’emergenza. Le immagini da apocalisse sono ancora impresse negli occhi dei siciliani, dalle fiamme che circondano il Castello Utveggio, su Monte Pellegrino a Palermo, al Club Med di Cefalù, completamente distrutto dai roghi. L’accusa politica maggiore di cui Crocetta dovrà rispondere, è sui ritardi nell’assunzione degli operai forestali, che di norma ogni anno tra marzo e maggio dovrebbero già occuparsi della prevenzione incendi, predisponendo i viali parafuoco e pulendo il sottobosco dalle sterpaglie facilmente infiammabili. 

Dell’esercito di oltre 22 mila operai, circa settemila sono destinati al reparto antincendio del Corpo forestale, mentre i restanti 15 mila dipendono dal dipartimento Sviluppo rurale – ex azienda foreste demaniali -. A fomentare le polemiche, la notizia che parte di quest’ultimo gruppo di operai è stata assunta meno di un mese fa e dunque ieri non poteva ancora operativa perché impegnata nella formazione obbligatoria. Non va meglio, in effetti, guardando ai settemila che dipendono dal Corpo forestale – e quindi dall’assessorato al Territorio -, assunti appena qualche giorno fa.

Insomma, in molti invocano un’assunzione di responsabilità da parte del governatore che, dal canto suo, si dice certo della matrice criminale degli incendi. È stata SiciliaOpenGov, il movimento dell’ex assessore della giunta Lombardo, Gaetano Armao, a presentare un esposto in Procura, alla Corte dei Conti e al Commissario dello Stato, per segnalare «la gravissima assenza dell’attività di coordinamento della protezione civile regionale». Secondo il movimento di Armao, l’attività di coordinamento sarebbe stata una precisa competenza del governatore dell’Isola, che invece ieri si trovava a Bruxelles. «Non risulta – sottolinea ancora Armao – che tale rilevante funzione sia stata delegata ad altro componente della giunta, ovviando all’inerzia». SiciliaOpenGov si scagli anche contro «l’omessa adozione di adeguate misure di prevenzione del rischio» e per questo motivo arriva a chiedere «l’attivazione del procedimento di rimozione del Presidente della Regione previsto dall’art. 8, quindi comma, dello Statuto, sussistendo i presupposti della grave e reiterata violazione di legge – il Presidente della Regione ha omesso di coordinare gli interventi di protezione civile già alcuni giorni prima a Pantelleria -».

A chiedere chiarezza anche il deputato regionale Nicola D’Agostino, secondo cui, se da una parte «va interrotto questo valzer delle ipocrisie», invitando l’opposizione ad essere più responsabile nelle sue dichiarazioni, dall’altra chiede al governo Crocetta maggiore chiarezza. «È chiaro – ha sottolineato – che oltre cinquanta incendi in contemporanea non possono rappresentare una coincidenza e che siamo davanti all’ennesima intimidazione criminale-mafiosa. E non vorremmo pensare che tra licenziamenti già eseguiti e privilegi tolti anche la parte malata di questo mondo dell’antincendio ora si rivolti. Forse è venuto il momento di tagliare definitivamente e una volta per tutte questo cordone ombelicale: risparmieremmo altri milioni di euro e potremmo sottrarci al perenne ricatto di un sistema che non funziona». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]