Trapani cade in casa, colpo di Agrigento Barcellona illude a Siena. Ko per Ragusa

Domenica agrodolce per le squadre siciliane di basket. Il bilancio è di una sola vittoria su quattro incontri, con Agrigento a firmare l’unico successo domenicale. Sconfitte sfortunate per Trapani, Barcellona e – nel femminile – per Ragusa, che perde la vetta della classifica.

Serie A2
Lighthouse Conad Trapani-Givova Scafati 74-77
Seconda sconfitta interna, dopo quella con Agrigento, per la Pallacanestro Trapani che al PalaConad cede alla capolista Givova Scafati. Nei minuti iniziali i granata faticano a trovare il canestro, così i campani ne approfittano per tentare un primo allungo. La squadra di casa reagisce con un contro-break che le permette di portarsi in vantaggio. La risposta di Scafati arriva puntuale con Mayo che permette agli ospiti di chiudere il primo quarto sul 14-17. L’avvio di seconda frazione sorride ai locali, che trovano il canestro con Gloria, Mays e Viglianisi. Gli ospiti, però, mantengono il vantaggio grazie a diverse triple. Il PalaConad esplode al 19′, quando Renzi riporta avanti i suoi, ma Scafati risponde con Rezzano e va all’intervallo lungo in vantaggio di un punto. Al rientro in campo, i siciliani sembrano rinvigoriti e giocano senza paura, dapprima restando a contatto con gli avversari, poi trovano un vantaggio che tocca i sei punti grazie a una tripla di Chessa. Il terzo periodo si chiude 55-52, ma la reazione della capolista nell’ultimo quarto è veemente, anche se Viglianisi tiene Trapani a una lunghezza di distanza. A cinque minuti dal termine il tabellone dice 61-62, ma è a questo punto che Scafati trova l’allungo decisivo con Renzi che riporta i granata a meno tre. A entrambe le squadre manca un po’ di lucidità, Tommasini ha un ultimo guizzo, ma la contesa è chiusa da Mayo, che dalla lunetta non fallisce e regala un successo pesantissimo a Scafati.

Orsi Tortona-Fortitudo Agrigento 64-74 Colpaccio della squadra di coach Ciani che si impone sul parquet di Tortona, terza in classifica, e tenta la fuga con Scafati. Gli agrigentini restano a due lunghezze dalla capolista, ma staccano il gruppetto delle inseguitrici. Ritmi sostenuti sin da subito, anche se la gara è abbastanza equilibrata. Si va avanti punto a punto fino alla prima sirena, al fischio della quale il punteggio è di 19-17. Nella seconda frazione, Agrigento sembra più in palla e potrebbe tentare la fuga. I siciliani, però, commettono qualche errore di troppo, anche se grazie a Eatherton e Martin arrivano a metà gara con sei punti di vantaggio (32-38). Al rientro in campo, Tortona perde per qualche minuto Brooks, il migliore tra i piemontesi, e la Fortitudo ne approfitta per fuggire: con due triple di Chiarastella, a metà periodo il vantaggio si dilata a undici punti, ma si arriva anche al +19 per i siciliani con Martin. Quando manca solo l’ultima frazione, il risultato è saldamente nelle mani dei biancazzurri, 40-57. Nell’ultimo quarto, Tortona prova sin da subito a recuperare con Spissu e Brooks. Agrigento sembra resistere, ma con il passare dei minuti il vantaggio comincia ad assottigliarsi. Fino a quando, con due triple di Simoncelli, si arriva sul 64-69 a due minuti dal termine. Con nervi saldi e freddezza, però, la Fortitudo porta a casa due punti pesantissimi.

Mens Sana Siena-La Briosa Barcellona 98-91 Sconfitta sfortunata per Barcellona che cade sul parquet di Siena. Un ko pesante non tanto sul punteggio, che ha visto i giallorossi cedere per soli sette punti, ma perché va a complicare una situazione di classifica – con i siciliani fanalini di coda – che non aveva certo bisogno di essere resa più difficile. Inizio spettacolare della formazione barcellonese che, trascinata dai canestri di Migliori, si porta sul 3-12 dopo tre minuti. I toscani però sono vivi e rientrano in gara: una tripla di Roberts, infatti, chiude la prima frazione sul 24-25. Migliori continua la sua buona prestazione, ben assistito da Loubeau, ma Siena opera il sorpasso al 13′. Si gioca a viso aperto, con i padroni di casa che possono contare sul maggior talento di giocatori come Roberts e Bryant e che allungano fino al 50-43, punteggio con il quale si va all’intervallo. Al rientro in campo, la difesa dei siciliani sembra sfaldata, tanto che i toscani allungano ancora. Anche la Mens Sana, però, non ha una retroguardia infallibile e così Migliori, con la sua quinta tripla, porta i suoi a due lunghezze (58-56). A questo punto Siena riesce nuovamente ad allungare: dapprima Bryant è infallibile in lunetta e firma il momentaneo 66-60, poi la tripla di Cucci sulla sirena manda le squadre all’ultimo riposo sul 76-65. In apertura di ultimo quarto, un’altra tipla di Bryant scava ulteriormente il solco. Le speranze dei giallorossi sono tenute vive da Loubeau e Fallucca, anche se Siena si tiene a distanza fino al 94-91, a 18 secondi dal termine, realizzato da Fallucca. La gara è poi chiusa dai punti di Bryant ai tiri liberi.

Serie A1 femminile
Meccanica Nova Vigarano-Virtus Eirene Ragusa 84-68
Secondo ko stagionale per la Passalacqua Ragusa che, per il secondo anno consecutivo, non riesce a espugnare il campo di Vigarano. Una sconfitta che, alla luce del successo della Gesam Gas Lucca a Battipaglia, costringe le biancoverdi ad abbandonare la prima posizione in classifica, lasciando le toscane da sole in vetta. Un risultato quasi incredibile per la squadra di coach Nino Molino, apparsa abulica contro delle avversarie non certo irresistibili. Ma che comunque sono parse in forma smagliante prendendo coraggio con il passare dei minuti. La sconfitta arriva nonostante una Brunson stellare, con l’americana capace di mettere a referto ben 30 punti. Diciannove, invece, quelli realizzati dall’altra americana in forza alle biancoverdi, Camille Little. L’inizio di gara era sembrato promettente per le iblee, capaci di chiudere il primo quarto sul 18-27. Una seconda frazione quasi perfetta, però, ha consentito alle ferraresi di arrivare avanti a metà gara: Vigarano infatti conduce 47-44. Nel terzo periodo, la Meccanica Nova dimostra di avere una buona difesa, con diverse stoppate decisive. Si gioca punto a punto, con le siciliane che provano a far valere il maggior tasso tecnico e le locali che continuano a giocare con fiducia mantenendo un vantaggio minimo alla terza sirena, 56-54. Nell’ultimo quarto, la squadra di casa compie l’allungo decisivo: quando mancano sette minuti, i punti di vantaggio sono quattro, ma lo scarto è destinato ad aumentare con il passare dei secondi. La difesa delle biancoverdi risulta inefficace in qualche occasione, per poi crollare definitivamente nel finale quando, con un break impressionante, Vigarano trova il definitivo +16.


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