Regione e servizi esterni, un business oltre Corsello  Privati sempre più indispensabili per i fondi europei

L’esercito sterminato dei dipendenti regionali non basta e risulta incompleto nei suoi ranghi. Chi lo avrebbe mai detto? Per i servizi di assistenza tecnica resi ai dipartimenti relativi ai fondi comunitari, la formula magica è quella per cui l’amministrazione deve ricorrere all’esterno alla ricerca di professionalità adeguate. Ad essere profondamente contrario a questa soluzione è Enzo Abbinanti, responsabile della Cgil Funzione pubblica: «Le scelte politiche di esternalizzare i servizi possono essere forse il futuro della pubblica amministrazione, ma intanto nel momento in cui si rinuncia a formare un proprio dipendente e si sceglie un lavoratore che svolge solo un ruolo temporaneo, chi ci ha guadagnato? Quanto ha perso l’amministrazione regionale in termini di proiezione futura e di motivazione del lavoratore? Se il lavoro è particolarmente tecnico, ancora di più vale pena investire sui propri dipendenti, affiancandoli con personale qualificato magari in una fase iniziale». 

Business dei privati, spreco formativo, scelta sbagliata o prospettiva da rivedere? I servizi di assistenza tecnica, finiti nell’occhio del ciclone con l’indagine in cui è coinvolta il dirigente generale del Lavoro Anna Rosa Corsello, continuano ad essere un ottimo business per società e multinazionali, agenzie che operano nel settore dei servizi e grossi enti di formazione manageriale. Ciò avviene quasi sempre a scapito della mancanza di un investimento nel capitale umano che nel caso del personale interno della Regione siciliana è quasi del tutto assente. Un matrimonio con la politica a cui l’assistenza tecnica non si è mai sottratta. Ecco perché vanno riscritte le regole che finiscono col cooptare in maniera quasi pregiudiziale ed esclusiva sempre gli stessi lavoratori. Una soluzione di continuità da cui non si esce. O per necessità o per inerzia quasi fisiologica. 

I free lance infatti che prestano la propria opera presso le società che si avvicendano nella gestione del servizio di assistenza per i fondi comunitari, dalla gestione alle fasi di rendicontazione, vengono quasi sempre confermati proprio perché il requisito nell’esperienza specifica e dei titoli è preferenziale nei bandi, ma anche perché gli stessi risultano essenziali in fase di monitoraggio e rendicontazione delle singole fasi di lavoro. Prendiamo il caso del Fondo sociale europeo. La dotazione ogni anno dell’intero progetto è di dieci miliardi di euro, ma la Sicilia è in assoluto la Regione che ha speso di meno nel panorama nazionale, avendo rendicontato solo il 60,8 per cento del totale delle risorse, dato aggiornato successivamente. Il giudizio negativo sulla capacità di utilizzo del Fondo Sociale Europeo da parte della Regione è stato testimoniato anche dalla forte riduzione delle risorse rese disponibili per il periodo 2014-2020: 598 milioni di euro in meno pari ad una riduzione di ben il 43 per cento. O ancora il caso del Fesr, il fondo europeo di sviluppo regionale con 3,41 miliardi. Il Programma intende sostenere 10mila 700 piccole e medie imprese finalizzate a creare le condizioni per una loro crescita sui mercati nazionali e internazionali. 

Oltre ad investimenti per il settore Ricerca e innovazione, sarà dato un forte impulso allo sviluppo della banda larga. Rilevante anche l’entità dei finanziamenti destinati a migliorare l’ambiente e promuovere l’efficienza energetica: il consumo di energia nel settore pubblico sarà ridotto del 10 per cento, l’uso del trasporto pubblico aumenterà dal 14,6 al 19,6 per cento, la raccolta e riciclo dei rifiuti dovrebbe passare dal 13 al 65 per cento; la popolazione servita da un sistema di trattamento delle acque reflue dovrebbe raggiungere il 90 per cento (ora è al 40). Numeri e cifre che dovranno tradursi in bandi, in progetti, opere da realizzare e rendicontazioni e monitoraggi da effettuare. Una necessità reale, ma anche un circolo vizioso che nessuno all’interno della Regione, oggi è in condizione di interrompere. Insomma il cerchio poco magico delle contraddizioni rischia di rimanere ancora al centro della scena, un minuto dopo che sarà calato il sipario sull’indagine esplosa nei giorni scorsi.


Dalla stessa categoria

I più letti

Spreco formativo, scelta sbagliata o prospettiva da rivedere? I servizi di assistenza tecnica, finiti nell’occhio del ciclone con l’indagine in cui è coinvolta la dirigente generale del Lavoro, continuano ad essere un ottimo affare per società e multinazionali. Ma allo stesso tempo si rinuncia a formare i dipendenti regionali

Spreco formativo, scelta sbagliata o prospettiva da rivedere? I servizi di assistenza tecnica, finiti nell’occhio del ciclone con l’indagine in cui è coinvolta la dirigente generale del Lavoro, continuano ad essere un ottimo affare per società e multinazionali. Ma allo stesso tempo si rinuncia a formare i dipendenti regionali

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]