La bretella sulla A19 riavvicina Palermo e Catania Sette mesi dopo la chiusura del viadotto Himera

Dovrebbe essere inaugurata venerdì e aperta al traffico lunedì prossimo. Con sette giorni di ritardo rispetto alle scadenze annunciate. A sette mesi e sei giorni di distanza dal giorno in cui una frana ha colpito il viadotto Himera e costretto alla chiusura un tratto dell’autostrada Palermo-Catania. A tagliare il nastro della bretella sulla A19 dovrebbe esserci il ministro Graziano Delrio. Per automobilisti e autotrasportatori è, in parte, la fine di un incubo, fatto di tempi dilatati e costi lievitati. Non serviranno più tre ore e mezza per viaggiare tra le due principali città dell’isola. 

La strada che servirà a bypassare il segmento di viadotto ancora danneggiato è lungo 1,8 chilometri. Secondo il progetto presentato a giugno dal commissario Marco Guardabassi, è costato circa 7 milioni di euro. I lavori hanno avuto due fasi: l’adeguamento della strada provinciale 24 e la realizzazione della rampa che immette nuovamente sull’autostrada. Il tratto di provinciale interessato va dallo svincolo di Scillato al ponte sull’Imera. È stata ampliata la carreggiata per consentire la circolazione a doppio senso di marcia dei mezzi pesanti. Il costo di questo intervento, secondo il progetto, è stato di 2 milioni 300mila euro. A cui si aggiungono le spese per la rampa: 4 milioni 490mila euro

Il governo regionale e il commissario avevano annunciato che sarebbero serviti tre mesi dall’inizio dei lavori per completare la bretella. Lo start è stato il 10 agosto. «Apriremo al traffico lunedì 16 novembre, – spiega l’assessore al Territorio, Maurizio Croce – la conferenza stampa sarà venerdì. Nel weekend faremo le prove di carico». Se venisse confermato l’annuncio, l’infrastruttura provvisoria sarebbe pronta con una settimana di ritardo. «Colpa delle forti precipitazioni dell’ultimo mese», puntualizza Croce. La rampa verrà rimossa quando il viadotto Himera sarà interamente riaperto.

Da lunedì, quindi, chi viaggia tra Palermo e Catania non dovrà percorrere i 38 chilometri sulle Madonie, né optare per la trazzera realizzata dal Comune di Caltavuturo grazie alla donazione del Movimento cinque stelle. Chi proviene da Catania in direzione Palermo uscirà su una deviazione creata ad hoc dopo il casello di Tremonzelli e si immetterà sull’autostrada attraverso la rampa, nel tratto del viadotto Himera non toccato dalla frana. Chi viaggia verso il capoluogo etneo dovrà uscire a Scillato e rientrare sulla nuova deviazione. Da qui fino al casello di Tremonzelli ci sarà il doppio senso di marcia.

Adesso i lavori si concenteranno sull’abbattimento del pilone danneggiato e sulla valutazione della stabilità della carreggiata in direzione Palermo, quella non colpita direttamente dala frana. Per questa analisi il commissario Guardabassi aveva parlato di un tempo di nove mesi a partire dal 10 agosto, inizio dei lavori. Nel frattempo gli interventi sulla A19 dovrebbero motiplicarsi. Almeno, stando a quando annunciato a inizio di ottobre dal governo Renzi e dall’Anas. Un piano di invesimenti di cinque anni per un totale di 842 milioni di euro.


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