Anas presenta la nuova A19 Catania-Palermo Piano da 842 milioni per un’autostrada civile

Un’autostrada nuova, con l’asfalto interamente rifatto, illuminazione rinnovata e all’avanguardia rispetto alle ultime tecnologie disponibili. La Palermo-Catania approda in Senato, la sede scelta oggi dall’Anas, insieme al ministro Graziano Delrio, per annunciare il piano di investimenti dei prossimi cinque anni. Con tanto di video e ricostruzioni in 3D. Un evento, in perfetto stile renziano, per sottolineare di «aver superato la logica del rappezzo deciso anno per anno – come ha sottolineato il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani -. In passato siamo intervenuti con singoli interventi per far fronte alle situazioni più critiche. Invece – continua – nel nuovo piano quinquennale 2015-2019 abbiamo inserito un programma straordinario di potenziamento e riqualificazione dell’intero itinerario». Costo dell’operazione 842 milioni di euro. «Una spesa annua dieci volte più consistente rispetto al periodo precedente (2007-2014), nel quale erano stati investiti 131 milioni di euro», ci tiene a precisare Armani. 

Cosa si farà con questi fondi? L’elenco di interventi è lungo: totale rifacimento della pavimentazione stradale per l’intero tracciato, il rifacimento della segnaletica orizzontale, la sostituzione e l’adeguamento delle barriere stradali, laterali e spartitraffico. E ancora l’adeguamento degli impianti tecnologici per tutte le gallerie, tra cui: i sistemi di illuminazione, che saranno trasformati con nuovi impianti a led, i sistemi di ventilazione, di segnaletica e comunicazione dati e radio. Saranno anche ammodernati gli impianti di illuminazione di tutti gli svincoli e quelli presenti lungo l’asse da Palermo fino allo svincolo di Bagheria. Previsti anche nuovi cartelloni in corrispondenza degli svincoli per gli itinerari turistici e culturali.

Grande attenzione sui ponti e i viadotti, ben 219 su tutta l’autostrada per un totale di circa 59 chilometri, pari al 31 per cento dell’intero tracciato. Secondo gli annunci tutti verranno sottoposti a un risanamento strutturale. «Saranno eseguiti – descrive l’Anas – lavori di ripristino delle travi in calcestruzzo armato precompresso, compresa la sostituzione degli appoggi, il risanamento corticale del calcestruzzo ammalorato di spalle, pile, pulvini, travi, traversi e cordoli; il risanamento delle solette, il rifacimento dei giunti, l’installazione di pluviali, il rifacimento dell’impermeabilizzazione e della pavimentazione».

Per quanto riguarda il viadotto Himera, colpito dalla frana di aprile che ha portato alla chiusura del tratto compreso tra Tremonzelli e Scillato, sono stati confermati i tempi di consegna della bretella, a fine novembre, per un costo di 9 milioni di euro. Nuovi dettagli invece sono stati forniti a proposito della sostituzione del segmento di ponte che verrà abbattuto. L’intervento, del valore di 12,7 milioni di euro, è attualmente in fase di progettazione e riguarda la costruzione di un nuovo viadotto in acciaio a tre campate di grande luce, con uno sviluppo complessivo di 270 metri. I sei piloni saranno dunque sostituiti da tre. In modo da non essere fissati nel terreno ancora a rischio smottamenti. «La campata centrale, lunga 130 metri – precisano dall’Anas – consentirà di scavalcare tutta la parte centrale del corpo di frana, mentre le due pile e le relative fondazioni, posizionate ai margini della stessa, saranno dimensionate per resistere al complesso quadro geomorfologico esistente sui versanti».


Infine, 40 degli 842 milioni complessivi, saranno destinati all’innovazione tecnologica per la gestione del traffico veicolare e per l’informazione agli utenti. Tra questi: il sistema di monitoraggio del traffico attraverso le telecamere di videosorveglianza, il controllo della velocità media ed istantanea attraverso il sistema Vergilius, l’installazione di pannelli a messaggio variabile sia in itinere sia presso gli svincoli con la viabilità ordinaria, un sistema di monitoraggio delle condizioni meteorologiche mediante centraline, il monitoraggio da remoto dello stato delle opere d’arte e dell’assetto idrogeologico e infine la diffusione della connessione a banda larga (fibra ottica e Wi-Fi) per la trasmissione delle informazioni d’esercizio e di traffico all’utenza con maggiore velocità e precisione.

Grande valore acquisisce infine il protocollo d’intesa tra Anas e Ispra (Istituto Superiore per la ricerca e la protezione Ambientale) per combattere il rischio idrogeologico. L’accordo comporterà uno scambio di informazioni e la realizzazione di una banca dati per la migliore conoscenza dei fenomeni di dissesto del territorio. Anas potrà utilizzare i dati sull’intero territorio nazionale, per verificarne l’eventuale impatto sulla rete stradale. L’investimento sulla Palermo-Catania rientra in un quadro di investimenti nazionale sulla manutenzione da 20 miliardi di euro dal 2015 al 2019. «La cura del territorio e del patrimonio di opere pubbliche già costruite o da completare – ha commentato il ministro Delrio – ha per noi una grande rilevanza. Pari, se non superiore, rispetto alle opere da costruire. Dobbiamo recuperare anche in qualità, facendo riferimento a tutte le più moderne tecniche esistenti per garantire che le opere riqualificate abbiano un valore aggiunto e resistano nel tempo».


Dalla stessa categoria

I più letti

Un evento in stile renziano per annunciare il programma di investimenti dei prossimi cinque anni. Che, se venisse rispettato, consegnerebbe ai siciliani un'infrastruttura più sicura e più vicina agli standard del resto d'Italia. «Superiamo la logica del rappezzo anno per anno». Guarda la ricostruzione video e le foto

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]