A19, via libera alla bretella. «Lavori dal 10 agosto» Tempi più lunghi per la demolizione del viadotto

Tutti d’accordo, a eccezione del Comune di Caltavuturo. Da oggi il progetto di realizzazione della bretella che collegherà gli svincoli di Scillato e Tremonzelli lungo l’autostrada Palermo-Catania – come risposta provvisoria alla chiusura di un tratto della A19 dopo la frana di aprile – è formalmente autorizzato. Il via libera definitivo è arrivato dalla conferenza dei servizi che si è svolta a Palermo e a cui hanno preso parte i tecnici dell’Anas, della prefettura, del Genio Civile, del parco delle Madonie, i sindaci della zona, gli assessori regionali ai Trasporti e al Territorio. 

Tutti i soggetti coinvolti hanno espresso parere favorevole al progetto esecutivo presentato dal commissario Marco Guardabassi, che prevede due fasi: il consolidamento del territorio con l’adeguamento della strada provinciale 24 (tempo previsto 80 giorni per un costo di 2 milioni e 300mila euro) e la costruzione della rampa di innesto in autostrada (90 giorni, che non si sommano ma si sovrappongono ai precedenti, e altri 4 milioni 490mila euro). «Tutti i pareri che spettavano alla Regione sono stati rilasciati in sede di conferenza dei servizi, a cominciare da quello del Genio civile – spiega l’assessore al Territorio Maurizio Croce – stiamo rispettando la tabella di marcia annunciata, quindi confermo che il 10 agosto dovrebbero partire i lavori». Spetta adesso al commissario Guardabassi indire il bando di gara a procedura ristretta, provvederà cioè a invitare alcune imprese con i necessari requisiti per un intervento simile, probabilmente attingendo dall’elenco delle ditte già accreditate presso Anas.

L’unico parere negativo è arrivato dal Comune di Caltavuturo, che, per bocca del sindaco Domenico Giannopolo, ha più volte espresso criticità in merito alla realizzazione del bypass, definendolo da un lato inutile e dall’altro troppo costoso, a causa della spesa per l’esproprio di un terreno giudicata fuori mercato. «Il no del sindaco – precisa l’assessore Croce – nasce probabilmente dal fatto che il progetto della bretella non risolve i problemi di Caltavuturo che continuerà a essere isolato». L’esponente della giunta Crocetta rimanda invece al mittente le accuse di speculazione, sottolineando che «i costi degli espropri sono stabiliti dai valori di mercato, non sono decisioni soggettive».

Se venissero confermate le previsioni e i lavori iniziassero il 10 agosto, la bretella sarebbe pronta solo a dicembre. I 90 giorni necessari per i lavori non scatterebbero subito, ma dopo una fase iniziale di consolidamento del territorio stimato in 20 giorni. Resta il problema dell’abbattimento del viadotto. Per dare via libera a questo progetto – tempo stimato in 130 giorni per un costo di 2 milioni 540mila euro – servirà una nuova conferenza dei servizi, ma ancora non è stata fissata una data. In ogni caso, secondo il piano per l’emergenza redatto da Guardabassi, dopo i 130 giorni necessari a demolire i piloni colpiti direttamente dalla frana, inizierà una lunga fase per verificare la staticità dell’altra metà della carreggiata, quella in direzione Palermo. Serviranno in totale nove mesi e, nel caso in cui si decidesse di abbattere integralmente il viadotto Himera, il commissario non esclude «interferenze con la funzionalità della bretella».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]