Ballottaggi in Sicilia, le reazioni politiche Crocetta ammette: «Sapevamo di perdere»

Il governatore Rosario Crocetta è il primo a commentare, quando ancora i risultati non sono certi. «La democrazia si rispetta, a prescindere dal colore politico del sindaco. Io collaborerò con tutti per il bene della Sicilia e delle città. Rispetterò i risultati elettorali». Non può bastare il largo successo a Marsala per cambiare l’umore al presidente della Regione e al Pd, nonostante il buon risultato di due settimane fa. Le sconfitte di Enna e Gela bruciano. Soprattutto nella sua città, il presidente si è speso moltissimo in questi giorni. 

Poco dopo le 18.30 il governatore torna sulla sconfitta: «Faccio gli auguri al nuovo sindaco di Gela, Domenico Messinese, col quale la Regione collaborerà. Sapevamo di perdere, ma abbiamo combattuto; per qualunque sindaco uscente sarebbe stato difficile, Gela soffre la crisi più profonda dal Dopoguerra». Quindi il ringraziamento ad Angelo Fasulo: «Ci ha messo la faccia in una situazione difficile, così come io ho messo la mia faccia – aggiunge Crocetta – sostenendolo con lealtà». E uno sguardo agli avversari: «Il centrodestra e Forza Italia sono spariti. la Lega di Salvini non è riuscita a penetrare in Sicilia».

Intanto, Giancarlo Cancelleri, deputato regionale del Movimento cinque stelle, esulta per la vittoria di Gela e prova ad abbassare i toni dopo due settimane di accesi scontri col Pd, e in particolare con il presidente della Regione: «Saremo minoranza in consiglio ma per noi è una sfida – commenta – Infatti, a chi ci accusa di non sapere dialogare dimostreremo, proprio a Gela, che non è così perché saremo aperti a chi vorrà veramente il bene della città». Quindi ringrazia Lucio Greco, esponente del Nuovo centro destra, sostenuto da liste civiche e terzo arrivato al primo turno, che ha pubblicamente invitato i suoi sostenitori a votare al ballottaggio per Messinese. 

Il governatore però reagisce a chi gli fa notare che i grillini vincono nella sua città: «Che significa? – risponde – Allora cosa dovremmo dire noi che abbiamo eletto un sindaco di centrosinistra a Caltanissetta, città del grillino Giancarlo Cancelleri? Fasulo – prova ad analizzare Crocetta – ha pagato per eventi esterni, come la crisi economica ed occupazionale e il repentino cambiamento della raffineria dal petrolio alla bio-raffinazione, per una fabbrica verde, eco-compatibile». Nelle scorse settimane Crocetta, ospite del Tg10, emittente locale di Gela, aveva affermato: «Se vince il M5s, Gela si isola», ricordando i finanziamenti che la città dovrebbe ricevere a breve. Oggi torna sul tema con parole più morbide: «Non farò mai l’errore di lasciare solo il nuovo sindaco, sarò leale con lui e con tutti gli altri sindaci eletti, pronto a collaborare». Infine, sui risultati regionali del centrosinistra, il governatore si difende: «Il centrosinistra non ha perso. Ha vinto in larga parte della Sicilia ed anche a Gela dove, pur avendo perso il sindaco, resta la coalizione con la maggioranza in consiglio comunale, pronta a dare il proprio contributo per un cambiamento reale».

In serata arriva anche il commento del segretario regionale del Pd, Fausto Raciti che parla di «soddisfazione per la vittoria dei candidati del Pd, o sostenuti dal Pd: vinciamo nella stragrande maggioranza dei comuni chiamati al voto – afferma – In particolare penso alle affermazioni a Marsala, Bronte, Carini, Ispica e Milazzo, che seguono vittorie importanti al primo turno ad iniziare da quella di Agrigento. Prendiamo atto delle sconfitte di Enna e di Gela, dove con serietà avvieremo una seria riflessione sulle ragioni di questi risultati».

Il centrodestra abbozza un sorriso dopo i risultati fallimentari del primo turno. Grazie ai risultati di Enna, Barcellona Pozzo di Gotto e Licata. Nella cittadina dell’Agrigentino si afferma Angelo Cambiano. Successo, unito a quello di due settimane fa a Raffadali (dove ha vinto il fratello di Totò Cuffaro), che spinge il vicecoordinatore regionale di Forza Italia e senatore, Francesco Scoma ad affermare che «le vittorie di Licata e Raffadali dimostrano che il centro destra è vivo e che la Sicilia ed altre regioni di Italia si preparano a ritornare su posizioni politiche moderate che sono nel dna del Paese e che coincidono con i valori di Forza Italia». Mentre il coordinatore del partito Vincenzo Gibiino esulta per la vittoria a Barcellona Pozzo di Gotto: «Continuiamo a crescere», dice. Ma per il centrodestra, rispetto ai fasti del passato, restano le briciole. Nello Musumeci, leader dell’opposizione a Crocetta all’Ars, sottolinea che «in Sicilia come in Italia, quando il candidato è credibile ed è espressione di un patto civico con il territorio, s’inverte la tendenza e il Pd di Renzi e Crocetta non riesce a conquistare la vittoria. Mi auguro che questa lezione, da Venezia a Enna, passando per piccole e grandi città, possa farsi strada».

Stefano Vignaroli, del M5s, vicepresidente della commissione bicamerale sui Rifiuti che recentemente ha visitato i siti più importanti e più critici dell’Isola, esulta per i risultati dei grillini. «Felice di aver liberato anche Gela e Augusta, sono stato in quei posti in missione e so quanto ne abbiano bisogno. Ci ho lasciato un pezzo di cuore tra siti contaminati inettitudine e malaffare. E Crocetta l’ho conosciuto ed è completamente inadeguato». 


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