Gela, exploit del M5s. Ballottaggio col Pd E i candidati sconfitti sono anti-Fasulo

Alla fine ballottaggio fu. Da una parte la corazzata Fasulo: non sono bastate cinque liste a sostegno del sindaco uscente e, soprattutto, l’appoggio del presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta per vincere al primo turno. Dall’altra parte l’unica lista del Movimento 5 stelle, con il candidato a sindaco Domenico Messinese che arriva primo nelle preferenze espresse per il primo cittadino: 7.833 voti contro i 7.718 del sindaco uscente Angelo Fasulo. Appena 115 preferenze. Terzo Lucio Greco che si ferma a 7.099 voti. Alla chiusura dei seggi l’affluenza definitiva è al 68,61 per cento, per un totale di 45mila 184 votanti: poco meno della scorsa tornata elettorale, quando si era attestata attorno al 70 per cento.

Domenico Messinese, in piazza Roma, trattiene a stento la gioia. Accanto all’ingegnere informatico, la cui esperienza politica è sinora sintetizzabile con l’attività nel comitato di quartiere di Macchitella, attivisti vecchi e nuovi che festeggiano un risultato forse insperato, di sicuro atteso. «Alla protesta si è accompagnata una proposta credibile e questo i cittadini l’hanno percepito – sono le prime parole del candidato pentastellato – Fasulo è l’unico vero sconfitto. Noi continueremo a parlare con i cittadini. E vorrei sottolineare la bella affluenza ai livelli di cinque anni fa, la città vuole essere partecipe del suo futuro».

Per i 15 giorni che separano dal voto del ballottaggio la linea dei 5stelle è ben espressa da Fabio Leo, candidato al consiglio comunale. «Nessuna possibilità di convergenze politiche e di apparentamenti», confermando in realtà quel che è stato più volte ribadito nel corso della campagna elettorale. E se è vero che il grande sconfitto è l’uscente Angelo Fasulo, lui però non si dà per vinto. Non gli porta certo fortuna il compimento, proprio nella giornata di oggi, dei 50 anni di età.

«La situazione era chiara a tutti, era difficile – è la sua analisi del voto – Ho avuto dieci candidati contro, scagliati contro l’asse Crocetta-Renzi mentre qui si parlava del sindaco della città. Non ho mai visto una cosa del genere. Finalmente siamo al dunque, comincia la vera campagna elettorale». Dalle parole del sindaco uscente si intravede già quello che potrebbe essere lo scenario in vista del ballottaggio: nessun apparentamento ufficiale ma è improbabile che i consensi raccolti dai candidati a sindaco sconfitti finiscano a Fasulo. 

Intanto il presidente Crocetta non ci sta a prendersi i demeriti di quella che inevitabilmente appare come una sconfitta anche per lui. «A Gela la coalizione è al 50 per cento, evidentemente c’è stata una difficoltà del candidato a sindaco. Forse avremmo dovuto fare le primarie – ha dichiarato al quotidiano online LiveSicilia – ma sono fiducioso sul ballottaggio. Sono certo Fasulo possa spiegare meglio il progetto di riconversione industriale dell’Eni».


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