Il presidente della commissione insieme ad altri deputati ha fatto il punto a un anno di distanza dal commissariamento del Comune del Palermitano. E ha colto l'occasione per esprimere le sue criticità rispetto alla norma attuale: «E' ampiamente dimostrata ormai la sua inefficacia, sotto diversi aspetti»
Musumeci: «Cambiare legge su scioglimento dei Comuni» Commissione antimafia incontra commissari di Montelepre
«La legge che disciplina lo scioglimento dei Comuni per mafia va cambiata e anche presto». Il presidente della commissione regionale Antimafia Nello Musumeci coglie l’occasione della visita a Montelepre, Comune del Palermitano sciolto per condizionamenti della criminalità organizzata, per aprire il dibattito sulla norma che regola il commissariamento degli enti locali.
Musumeci ha incontrato i commissari straordinari Ignazio Portelli, Concetta Caruso e Vito La Rocca che da un anno amministrano il Comune di Montelepre, e i dirigenti tecnici Dorotea Martino e Giuseppe Tomaselli. Insieme al presidente c’erano altri membri della commissione, i deputati Toto Cordaro, Giorgio Ciaccio, Piero Alongi e Totò Lentini.
Nel corso dell’incontro a porte chiuse, si è parlato dell’attività svolta dalla commissione straordinaria in questo primo anno di gestione del Comune, degli obiettivi programmatici da raggiungere a breve scadenza, del rapporto con la cittadinanza.
«Una sparuta minoranza – ha affermato Musumeci – non può mettere in cattiva luce l’immagine di una comunità fatta da persone perbene. Qui a Montelepre abbiamo verificato il lavoro intenso svolto in questo primo anno dai commissari straordinari, che hanno però bisogno della collaborazione di tutti i cittadini, soprattutto dei giovani, alcuni dei quali impegnati già nel volontariato sociale e culturale. La buona politica, per essere tale, deve sapere operare libera da ogni condizionamento esterno e perseguire sempre interessi generali e non quelli di pochi».
Quindi ha ribadito il suo scetticismo rispetto alla legge che disciplina lo scioglimento dei Comuni per mafia. «E’ ampiamente dimostrata ormai la sua inefficacia, sotto diversi aspetti».