Province, elezione diretta del presidente. Cariche retribuite? M5s: «Rientra dalla finestra quello che era uscito dalla porta»

La proposta di riforma delle province siciliane discussa in queste settimane a Palermo prevede due sostanziali novità rispetto al quadro attuale: il fatto che le cariche non venissero elette dai cittadini e che gli incarichi venissero svolti gratuitamente. La prima è già caduta, la seconda potrebbe esserlo a breve. 

Il testo di legge da circa dieci giorni è in commissione Affari istituzionali. Passaggio obbligato prima di approdare all’Assemblea regionale. Oggi all’unanimità, con eccezione del Movimento cinque stelle, sono stati approvati due emendamenti, a firma del deputato Pd Antonello Cracolici, che prevedono l’elezione diretta del presidente del libero consorzio e del sindaco della città metropolitana

«Rientra dalla finestra praticamente – dicono i deputati M5S Salvatore Siragusa e Francesco Cappello – quello che era uscito dalla porta. La legge pensata in partenza è stata smontata quasi pezzo per pezzo».

Ma c’è di più. In commissione sono stati già depositati emendamenti bipartisan che prevedono la soppressione dell’articolo che stabilisce la gratuità degli incarichi. Si tratta dell’articolo 18. La discussione su questo punto è già slittata rispetto al calendario dei lavori. Le varie parti politiche starebbero cercando un accordo per reintrodurre la retribuzione del presidente, dell’assemblea e della giunta. 

Tornando all’elezione diretta del presidente, la modifica approvata oggi prevede che entro un anno dall’entrata in vigore della nuova legge, i liberi consorzi, tramite una semplice delibera dell’assemblea, possano approvare l’elezione della carica più alta a suffragio universale. Ma questo non basta per modificare la norma. Servirà che la stessa decisione venga presa da più consorzi. Tanti da rappresentare la maggioranza della popolazione siciliana. Se i consorzi saranno 9, come prevede attualmente il testo di legge, non servirà dunque che la delibera venga approvata da cinque consorzi. Basterà, ad esempio, che le tre aree più popolose – Palermo, Catania e Messina – decidano per l’elezione diretta. In questo caso la Regione sarebbe obbligata a cambiare la legge elettorale.

Il testo di riforma rimarrà in commissione Affari istituzionali ancora per qualche giorno. All’inizio della prossima settimana dovrebbe arrivare in aula. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]