Muos, parabole attive nonostante la sentenza del Tar Gli attivisti: «Così la giustizia è solo carta straccia»

«Come ci aspettavamo la sentenza al Tar rappresenta per i tutori della legalità carta straccia di fronte al padrone americano». Così gli attivisti No Muos di Niscemi commentano l’arrivo, questa mattina, di un convoglio – tra cui alcuni mezzi con a bordo degli operai – alla base Usa del centro nisseno. E l’attivarsi, poco dopo, delle parabole dell’impianto satellitare militare statunitense costruito all’interno del perimetro. Il tutto nonostante la sentenza del Tar di Palermo che, a metà febbraio, ha dichiarato «abusivi» i lavori perché privi delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche e «viziati da difetto di istruttoria». Il convoglio è stato solo rallentato dal blocco degli attivisti, sfondato da un consistente dispiegamento di forze dell’ordine.

Questa mattina i No Muos, compreso il comitato delle mamme, si è riunito davanti ai cancelli della base, in contrada Ulmo. «Dopo essere riusciti a fermare due mezzi di operai, abbiamo cercato di fermare un lungo convoglio di mezzi, operai e militari americani», raccontano. Le auto però erano scortate da «cinque volanti della polizia, il commissario (Gabriele Presti, ndr), un’auto dei carabinieri», continuano gli attivisti, che raccontano di essere stati spintonati «per permettere ai marines di entrare all’interno della base». Una volta forzato il blocco, gli operai hanno avuto accesso al perimetro militare. «Dopo pochi minuti le parabole del Muos, rimaste ferme dopo la sentenza del Tar, sono state riattivate e sono al momento in movimento – continuano -. Ancora una volta il ministero degli Interni ha coscientemente calpestato legittime decisioni scortando e difendendo gli abusivi».

La decisione del Tar era arrivata il 13 febbraio, in risposta al ricorso presentato dal Comune di Niscemi e dal movimento No MuosAll’interno della sentenza, i giudici amministrativi evidenziano diverse falle nell’iter burocratico – e non solo – che ha portato alla costruzione delle antenne satellitari Usa. Innanzitutto, spiegano nel documento, i lavori eseguiti fino alla revoca delle autorizzazioni da parte del governo regionale – opposizione poi ritirata dallo stesso governo, anche in questo caso illegittimamente secondo i giudici – si devono considerare «abusivi». A questo si aggiunge la scadenza dell’autorizzazione paesaggistica e del nulla osta dell’Azienda regionale foreste demaniali, quest’ultimo necessario perché l’impianto sorge nella riserva naturale e sito di interesse comunitario Sughereta, e comunque richiesto non per il Muos ma per un progetto antierosione e di protezione dagli incendi. 

Sempre il Tar, infine, è entrato nel merito degli eventuali rischi per la salute dovuti all’elettromagnetismo, uno dei temi più cari ai comitati No Muos. E lo ha fatto giudicando la relazione dell’Istituto superiore di sanità – la stessa usata dalla Regione per revocare la revoca delle autorizzazioni – basata «su procedure di calcolo semplificate che non forniscono accettabili indicazioni nell’ottica del caso peggiore». Tutti elementi che però non sembrano ancora bastare per un vero stop al progetto Muos. «Probabilmente – spiegava Nello Papandrea, uno dei legali del movimento No Muos, appena dopo la decisione del Tar – la sentenza verrà appellata. Ma è molto forte e difficile da smontare. Se dovesse passare in giudicato, avrà importanti ricadute. Le parti ricorrenti, compreso il movimento, potrebbe anche chiedere la demolizione dell’impianto».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]