Pd, in Sicilia seicento lasciano il partito Il caso Articolo 4 motivo della diaspora

«Non siamo più disposti a rimanere all’interno di un partito in cui non ci riconosciamo. E ci teniamo a precisare, con forza e determinazione, che non siamo noi ad uscire dal Pd siciliano ma ci vediamo costretti ad andar via». Finisce così una lunga lettera pubblicata poche ore fa sul blog di Giuseppe Civati: a scriverla è Valentina Spata, a capo dell’area siciliana che fa riferimento all’ex candidato alla segreteria del Partito democratico. A sottoscriverla «già più di seicento tra amministratori, dirigenti locali e semplici militanti, contro un partito consegnato al centro destra», afferma spiegando il gesto. Lei, ragusana, ha personalmente già lasciato il partito in polemica lo scorso ottobre, a causa dell’ingresso nel Pd dell’ex sindaco del capoluogo ibleo Nello Dipasquale. E all’indomani dell’ufficializzazione dell’ingresso di Articolo 4 all’interno del gruppo Pd dell’Assemblea regionale, sono stati in tantissimi a seguirla.

Tra i firmatari, riferisce Spata, «ci sono già l’assessore del Comune di Noto Sebastiano Ferlisi, Sabrina Rocca, già candidata a sindaco a Trapani e due consiglieri. A Regalbuto Nicola Manoli anche lui consigliere comunale. E poi tutti i referenti dell’area Civati delle province tranne Palermo e Messina non hanno rinnovato la tessera. A Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Agrigento quasi tutti si sono dimessi. E ci sono molti estranei all’area Civati, semplici militanti, sia Cuperliani che Renziani», afferma Spata. Che come casi più eclatanti cita quello di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco. «Attualmente i gruppi locali sono in riunione: devono decidere se uscire in massa dal Partito democratico», riferisce Danilo Festa, candidato a sindaco nelle scorse amministrative, dove aveva avuto un duro scontro con la segreteria provinciale, che gli aveva preferito come candidato Daniele Capuana. «Personalmente sono fuori dal Pd, dopo questa lettera scritta insieme a Valentina Spata, perchè non posso accettare Valeria Sudano di Articolo 4: lei ha sostenuto personalmente la discarica della Oikos di contrada Tiritì persino in commissione Ambiente all’Ars».

Secondo Spata comunque «domani si potrebbero superare le mille adesioni: abbiamo sempre detto di non condividere le azioni del governo Crocetta e del Pd sicliano, che ha visto mesi fa l’ingresso dell’ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto, ex Pdl ed ex Udc, ora l’ingresso di altri 5 ex Udc da Articolo 4: è la goccia che ha fatto traboccare il vaso», spiega Spata. Che riferisce anche dei prossimi passi del grande gruppo di fuoriusciti. «Faremo senza dubbio un grande evento regionale a breve. Siamo in contatto con associazioni, ex membri del Pd, con Sel e tanti altri della sinistra». Spata specifica comunque che il fatto che Giuseppe Civati abbia riportato la sua lettera sul blog personale, non significa che questo arriverà a una scelta simile a livello nazionale. «Civati mi ha detto che, data la situazione, questa era una scelta da farsi, e comprende. Ma a livello nazionale, a parte i dialoghi aperti con Landini o con Vendola la situazione è molto meno definita. Mi auguro solo che la Sicilia diventi un laboratorio politico e che questa nostra scelta magari apra un percorso simile in tutta Italia», conclude Valentina Spata.


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