Borse di studio per chi poteva pagarsele Chiusa la Misura 4 di Sicilia Futuro

«Le chiamano borse di studio, fingono di assegnare la priorità a chi rientra in una fascia di reddito bassa, ma la verità è i meno abbienti sono esclusi a priori». Si chiama Emma, ha 28 anni, una laurea in Ingegneria edile e architettura da dimenticare e un 110 e lode che le ricorda solo le beffe. E’ una giovane siciliana che vorrebbe occuparsi di restauro, e invece si ritrova dall’altro lato della cornetta con la voce spezzata dalla rabbia e interrotta dalle interferenze. Adesso vive in Svizzera, è scappata anche dall’Unione europea e «di certo non lavora alla manutenzione degli edifici»: ha bisogno di una rincorsa di ironia, prima di ammettere che fa la domestica. Come molti suoi giovani conterranei, si era illusa che il programma operativo del Fondo sociale europeo 2007-2013 della Regione siciliana le avrebbe dato l’opportunità di continuare a perfezionarsi. Ma nessuno l’aveva avvisata che le mancava il requisito principale, paradossale: potersi permettere di anticipare l’importo richiesto.

A ottobre 2013, infatti, anche lei aveva inviato la sua candidatura per una delle borse d’alta formazione previste dalla Misura 4 della Sovvenzione Globale Sicilia Futuro (una dotazione finanziaria complessiva di 15 milioni di euro), e forse sarebbe rientrata nella prima graduatoria di ammessi se avesse scelto un corso intensivo. «Come da bando, – spiega – al master dell’università di Firenze che intendevo frequentare, in Restauro, manutenzione e sicurezza per gli edifici storici e monumentali, è stato assegnato un punteggio minore semplicemente perché non veniva catalogato come “full time” o “intensivo”»; e continua chiedendosi che senso abbia «valutare un corso sulla base della modalità con cui viene erogato». La borsa, alla fine, le è stata assegnata per un ampliamento dei fondi di circa 3 milioni di euro, stanziati in seconda battuta dall’Assessorato alla formazione: ormai troppo tardi per frequentare il master, che nel frattempo si era quasi concluso.

Quello di Emma, ovviamente, non è l’unico caso di assegnazione a posteriori che risulta dall’ampliamento. «Sono stata contattata un mese fa: parliamo di gennaio 2015, cioè un anno dopo l’inizio del mio master», si indigna Fabiola, 26 anni e laurea in psicologia. Anche la sua istanza era stata inizialmente catalogata come non ammessa ai fondi. «Vista la spesa non irrisoria, – racconta – avevo rinunciato. Nessuno, che non possa già permetterselo, si sobbarca un master senza avere la certezza che gli verrà finanziato». Identica la situazione di Bruno, sociologo trentunenne: «ho preferito lasciar perdere. Resta la rabbia per dei fondi europei che andranno sprecati ancora una volta».

A quanto pare, però, sarebbe cambiato poco anche nel caso in cui la borsa di Emma fosse arrivata in tempo: «avrei dovuto comunque anticipare tutto l’importo: spese di iscrizione, di viaggio, di studio e di soggiorno. Le modalità di erogazione previste dal bando, infatti, erano due», spiega, «per stati di avanzamento – ma questo avrebbe comportato obblighi assicurativi troppo ingenti – o in un’unica soluzione, al termine delle attività formative: hanno tutti preferito la seconda via».

Lo conferma il caso di Agnese, laurea in lettere e buon posizionamento nella graduatoria di febbraio 2013: «ho richiesto il rimborso alla fine del corso perché conveniva così, ma lo sto ancora frequentando, e quindi non so quando arriveranno i soldi». C’è chi, come lei, ammette che «si tratta di una presa in giro per chi non ne ha la possibilità». Ma c’è anche qualche giovane siciliano che attende il rimborso senza fare una piega: «per me è tutto ok e in regola, ho già completato il mio master in all’università di Siena. Ripeto, tutto nella norma», taglia corto Liborio, archeologo trentunenne.

Chiuso, quindi, il terzo e ultimo ciclo della Misura 4, ma ancora nessuna traccia di dati alla voce monitoraggio. Nel frattempo, dovevano aprirsi l’8 gennaio le domande per i finanziamenti della Misura 3, destinata, questa volta, all’inserimento di dottorandi e dottori di ricerca nella realtà produttiva siciliana. Ma dall’assessorato regionale alla formazione è subito arrivato uno stop che rinvia l’apertura delle istanze a data da destinarsi.


Dalla stessa categoria

I più letti

Tre milioni di euro aggiunti troppo tardi, anomalie nell’attribuzione del punteggio e ancora nessun monitoraggio. «Gli obblighi assicurativi previsti dal bando erano troppo ingenti, hanno preferito tutti anticipare l’intera somma e chiedere il rimborso alla fine dei corsi», spiega Emma, vincitrice a vuoto. Rinviata a data da destinarsi anche la Misura 3 per i dottorandi

Tre milioni di euro aggiunti troppo tardi, anomalie nell’attribuzione del punteggio e ancora nessun monitoraggio. «Gli obblighi assicurativi previsti dal bando erano troppo ingenti, hanno preferito tutti anticipare l’intera somma e chiedere il rimborso alla fine dei corsi», spiega Emma, vincitrice a vuoto. Rinviata a data da destinarsi anche la Misura 3 per i dottorandi

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]