A indagare è la Procura di Messina. Nei guai sarebbero finiti imprenditori e funzionari del Consorzio autostrade siciliane che fa capo alla Regione siciliana. Nel corso della mattina a è stata convocata una conferenza stampa che illustrerà i dettagli dell'operazione
Bufera giudiziaria sulle autostrade siciliane del Cas Inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia
Stamattina, nel corso di una conferenza stampa convocata al Palazzo di Giustizia di Messina, si conosceranno i dettagli di una mega operazione della Dia, la Direzione investigativa antimafia, sugli appalti gestiti dal Cas, il Consorzio autostrade siciliane che fa capo alla regione siciliane.
L’inchiesta è partita da Messina. Ed è coordinata dal procuratore della Repubblica della Città dello Stretto, Guido Lo Forte e dal procuratore aggiunto, Sebastiano Ardita.
Sono 80 gli uomini della Dia impegnati in questa operazione giudiziaria. Nelle indagini degli inquirenti sono coinvolti funzionari del Cas e imprenditori. Si ipotizza il solito tavolino per la gestione di grandi appalti, ovvero una spartizione di opere che coinvolgerebbe imprenditori e funzionari del Consorzio autostrade siciliane.
Per la cronaca, il Cas gestisce l’autostrada Palermo-Messina (dove nel corso degli ultimi dieci anni ne sono successe di tutti i colori), l’autostrada Catania-Messina e la realizzazione del’autostrada Siracusa-Gela in corso di realizzazione (sono aperti al traffico solo alcuni tratti).
Negli anni passati le autostrade Palermo-Messina e Catania-Messina sono stati registrati ritardi incredibili nelle opere di manutenzione. E una lunga serie di incidenti. Problemi anche per l’autostrada Gela-Siracusa.