Contrafatto, ultimo giorno della mostra dedicata all’artista «Animato da curiosità e in continua ricerca della bellezza»

«La bellezza è una direzione. Per accenderla bisogna amare la vita ed essere curiosi verso di lei». Toti Contrafatto ha voluto concretizzare insieme agli altri fratelli, nipoti e a tanti amici l’eredità artistica lasciata da Francesco Contrafatto, suo padre, esordendo con queste parole a MeridioNews con cui definisce una figura che ha fatto della poliedricità la sua caratteristica distintiva. Per non far disperdere gli insegnamenti e le opere di Francesco Contrafatto, artista catanese e insegnante di disegno venuto a mancare nel 2015 all’età di 87 anni, Toti ha allestito una mostra al castello Ursino, che ha avuto inizio lo scorso 13 marzo e si concluderà stasera con l’ultima visita guidata delle 17,45. Un’idea nata da Toti, che nella vita fa l’architetto, e condivisa con i suoi figli durante il lockdown. «Durante le videochiamate, ci ritrovavamo sempre a parlare di ciò che lui ci ha lasciato, dei messaggi che ci ha trasmesso – racconta – Mio padre è stato un uomo curioso da sempre, sin da quando è nato. Ha espresso questo amore per la vita attraverso la pittura, la scultura, le incisioni e le scenografie». Le quattro forme d’arte sono anche le declinazioni su cui si articola la Mostra affettiva, titolo dell’evento davanti a cui Toti prova a chiarire il significato. 

«È affettiva – specifica Toti – perché mio padre ha cercato di educarci alla bellezza, a volerle bene. Regalandoci delle opere che davano una rappresentazione quanto più sincera della realtà ha permesso di tirare fuori da noi stessi qualcosa che abbiamo voluto trasferire in questa mostra». Il percorso espositivo è formato da «cassetti», come li definisce lo stesso figlio, al cui interno c’è l’intero patrimonio di Contrafatto: tra tele, dipinti, mosaici e sculture che hanno esaltato anche alcuni dei locali più importanti di Catania, come l’aula consiliare di palazzo degli Elefanti, sale come quelle del Tar di Catania o della Camera di Commercio, andando per Villa Scammacca o l’atrio dell’ex ospedale Santa Marta. Una varietà di opere che cercano di fotografare, con uno scatto fugace del pennello e un forte spunto cromatico dettato dai colori a olio, la realtà vivace che l’autore ha avuto davanti e che ha cercato di esportare in esposizioni d’oltreoceano, passando dal centro Europa fino all’oriente. Nello scenario suggestivo del castello Ursino sono tantissime le opere – da quelle colorate a olio a quelle scolpite sul bronzo – che compongono questa tavolozza variegata: provengono dall’archivio di famiglia o sono state donate temporaneamente da privati

«Le molte sculture e opere fisse – spiega ancora il figlio – compaiono riprodotte in cartoni e schizzi preparatori. La mostra al castello Ursino non va per aree tematiche, ma io lo definirei un respiro che lo spettatore può percorrere. Ad aprire e chiudere la mostra sono due poesie, rispettivamente di Auden e Perroni: emerge l’importanza di uno sguardo smarrito, che ha sempre fame e attrazione verso nuove cose; nella seconda si esalta il tatto dello sguardo. Con quello stesso sguardo mio padre ha dato vita a ciò che gli è apparso davanti, lasciando quelle cose com’erano, ma che per un attimo sono state sue». Incisioni e schizzi che danno vita a un catalogo di esperienze di vita: dalle tradizioni etnee, alle feste patronali, ai paesaggi, fino ai corpi nudi, «spogliati di tutto – descrive Toti – Non nel senso erotico, ma a rappresentare la sincerità quanto più possibile». Un percorso artistico che non si è soffermato su un unico tema o su una predilezione particolare. «Diciamo che l’elemento dei nudi o le tinte su un supporto argenteo sono le cifre che emergono di più nella sua arte per un certo periodo – prosegue Toti – Ma ha spaziato su talmente tante cose che non può essere definito sotto una categoria precisa». 

L’unico obiettivo è quello di «educare alla bellezza», espressione che Toti sottolinea più volte. «Non parliamo solo di senso civico, per quello c’è già la legge, ma di qualcosa che va oltre – sottolinea – È quella sete che oggi sembra non esserci più: per ritrovarla bisogna che ci si innamori di ciò che si fa. Nei ragazzi bisogna innescare delle occasioni per capire che nella vita c’è anche la bellezza». E gli eredi dell’arte di Contrafatto, per cercare di non far smarrire questa bellezza, hanno cercato di tramutare il pensiero in azione. La mostra è visitabile grazie alla convenzione con l’associazione delle guide turistiche di Catania. Nel frattempo si potranno devolvere delle somme che saranno utili a finanziare il progetto della scuola dell’infanzia di Mammola, a San Giovanni Galermo, promosso dalla Fondazione Francesco Ventorino, così come i proventi che deriveranno dalla vendita del catalogo della mostra pubblicato da Edizioni le farfalle. «Compreremo penne, colori, quaderni e altro materiale per sostenere la scuola dell’infanzia che la Fondazione sta gestendo per garantire l’apertura – conclude Toti – Anche questo è educare alla bellezza, oltre alla mostra con la cui diamo la possibilità di essere curiosi e di avvicinarsi a un artista che ha dato tanto a Catania».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]