Sono state ricevute in Commissione Sanità all’Ars, le famiglie della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina. «Abbiamo appreso che è stata formalizzata la richiesta di proroga della durata di un anno per il CCPM di Taormina – hanno dichiarato le famiglie -. Questa proroga rimarrà in vigore fino a quando non riusciremo ad ottenere la tanto attesa […]
Ars incontra genitori del CCPM di Taormina: formalizzata proroga e lavori in corso per la deroga
Sono state ricevute in Commissione Sanità all’Ars, le famiglie della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina. «Abbiamo appreso che è stata formalizzata la richiesta di proroga della durata di un anno per il CCPM di Taormina – hanno dichiarato le famiglie -. Questa proroga rimarrà in vigore fino a quando non riusciremo ad ottenere la tanto attesa deroga per mantenere due cardiochirurgie pediatriche già esistenti in Sicilia».
«Siamo sicuramente soddisfatti di constatare che la volontà di mantenere il CCPM a Taormina è condivisa in modo unanime – precisano ancora i guerrieri del CCPM -. Attualmente, si stanno esaminando diverse ipotesi e richieste per garantire non solo la stabilità, i posti letto necessari, ma anche un potenziamento delle risorse, in considerazione dell’importante, incessante, ricca e insostituibile attività svolta dal CCPM».
Pare che i lavori e le valutazioni necessarie per ottenere la deroga il governo regionale ha promesso alle famiglie che proseguiranno con determinazione, in un forte impegno verso il mantenimento di questo centro ubicato in una posizione strategica. L’incontro si è rivelato molto positivo, evidenziando l’importanza di chiarire la posizione della Regione e riconoscere il valore dell’instancabile attività delle famiglie, che si sono mobilitate in ogni modo possibile per tutelare questo gioiello della sanità.
«Rimaniamo di certo in attesa e in costante allerta, ma con rinnovata fiducia, della nuova rete ospedaliera e dell’impatto che essa avrà sul CCPM – sottolineano le famiglie – nostri sforzi, i nostri sacrifici, il nostro grido disperato, non sembrano essere stati vani».