Fino a ottocento euro per saltare la lunghissima fila delle sepolture. Con questa accusa è stato arrestato (ai domiciliari) Cosimo De Roberto, ormai ex direttore del cimitero dei Rotoli. Il cimitero di via Papa Sergio è stato una spina nel fianco dell’amministrazione Orlando proprio per l’incredibile numero di bare accatastate in attesa di una collocazione, una crisi che è costata la poltrona persino all’assessore al ramo, Roberto D’Agostino, con la delega passata direttamente nelle mani del sindaco.
De Roberto dovrà rispondere delle accuse di corruzione e concussione. L’attività investigativa, coordinata dalla procura della Repubblica palermitana, si è
sviluppata dopo che, lo scorso mese di febbraio, erano stati notificati dieci avvisi di
garanzia ed eseguite diverse perquisizioni, sia all’interno del cimitero di Santa Maria dei Rotoli che presso alcune abitazioni degli indagati.
All’esito di tale articolata attività d’indagine, caratterizzata, fra l’altro, dagli
approfondimenti investigativi conseguenti al ritrovamento di pratiche anomale
all’interno degli uffici del cimitero, i carabinieri hanno documentato che l’allora direttore, dietro al pagamento di somme di
denaro non dovute, si sarebbe adoperato per reperire illecitamente delle
sistemazioni per le sepolture, senza osservare il rigoroso ordine cronologico imposto
dai regolamenti cimiteriali.
Veniva, inoltre, evidenziata la gravissima situazione di degrado del cimitero
cittadino, al cui interno le salme in attesa di sepoltura rimangono in giacenza per
diversi mesi, causando problemi sotto il profilo igienico-sanitario.
«Proprio ieri su mia richiesta è stato revocato l’incarico di direttore del cimitero al funzionario che aveva preso il posto del dipendente posto oggi agli arresti domiciliari – dice il sindaco Leoluca Orlando – Lo stesso direttore è stato trasferito ad altra area dell’amministrazione per il ripetuto ostacolo frapposto alla piena esecuzione delle mie ordinanze, non ultimo il mancato avvio delle attività di esumazione dai campi più vecchi del cimitero, operazione che renderebbe disponibili centinaia di sepolture».
«È evidente che la situazione di emergenza al cimitero è stata alimentata da interessi e comportamenti certamente in conflitto con l’interesse della comunità, oltre che contro le disposizioni dell’amministrazione comunale. Anche per questo, oltre che del direttore, ho disposto la massiccia rotazione del personale. Non possiamo quindi che esprimere il più vivo apprezzamento a tutte le attività di indagine rivolte ad accertare responsabilità di chiunque e cui ovviamente l’amministrazione collabora e collaborerà».
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