Lo si attendeva da tempo. Finalmente il consiglio comunale ha approvato, a larga maggioranza, il PUDM – Piano d’Uso Demanio Marittimo, fondamentale importanza per la città. Ad essersi astenuti i gruppi di Forza Italia e quello del Nuovo centrodestra.
Palermo è il secondo comune in Sicilia che si dota di questo strumento di gestione della costa che è premessa e parte integrante del nuovo PRG di Palermo che è in avanzata fase di elaborazione. «Sono soddisfatto per il clima di condivisione che il lungo lavoro della commissione che presiedo, è riuscito a creare – dice Alberto Mangano, presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Palermo -. L’approvazione del PUDM rappresenta per la città un giro di boa. Infatti si è scelto di porre la massima attenzione al tema della più ampia fruizione della costa e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico e ambientale che questa rappresenta. Questa città , con l’attuazione del PDUM, avrà l’opportunità di svilupparsi in maniera sostenibile offrendo nuove e interessanti occasioni di investimenti e lavoro».
«Gli interventi previsti riguarderanno i 27 km di costa palermitana “A cominciare dai 12 km, che vanno dal confine col Comune di Ficarazzi sino alla foce del fiume Oreto – dice il consigliere comunale del Pd Rosario Filoramo -, ancora vietati alla balneazione per inquinamento, e alla zona portuale ancora fisicamente separata dal resto della città che deve invece abbattere le cortine che ne impediscono l’accesso diretto e visivo sul mare»
Sulla costa nord ad esempio è necessaria un’ opera di risanamento per restituire all’antica forma di borgate marinare le zone di Acquasanta, Arenella e Vergine Maria, così come la valorizzazione ambientale del SIC dell’Addaura, con varchi , regge trazzere, discrete ed ecocompatibili passerelle di legno che – dice ancora Filoramo – consentano il pieno accesso agli scogli ai palermitani.
«Questo rappresenta un fondamentale punto di partenza per l’uso sostenibile dei 27 km della costa palermitana – ha dichiarato l’Assessore Giuseppe Gini – basato su alcuni principi cardine: instaurare un equilibrio tra la costa Nord e costa Sud attraverso processi di riqualificazione bonifica e valorizzazione, che privilegeranno l’uso pubblico dell’area demaniale garantendo ai cittadini e agli imprenditori la certezza del diritto e della trasparenza amministrativa, che potranno offrire possibilità di lavoro ed investimenti».
«Palermo non e’ solo Mondello – dicono Filippo Occhipinti e Paolo Caracausi (Idv) -, e il Pudm approvato ieri sera lo dimostra, adesso attendiamo che gli imprenditori si facciano avanti. Anche se la legge prevede che le scadenze delle concessioni demaniali saranno prorogate al 2020, molte aree non ancora soggette a concessione possono essere utilizzate e messe a disposizione dei cittadini».
Per il sindaco Leoluca Orlando, si tratta di «Un atto fondamentale per lo sviluppo delle coste, la fruizione del mare e il loro collegamento culturale, ambientale, economico alla intera città. Uno strumento per ridare e slancio agli 8 porti, alle coste e alle meravigliose spiagge di Palermo».
In allegato le cartografie delle quattro aree della costa
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