Sul corriere della sera un caso che farà molto discutere. Si parla di un concorso allantitrust, che ricordiamo è
Antitrust, il pupillo del presidente Pitruzzella vince il concorso
Sul Corriere della Sera un caso che farà molto discutere. Si parla di un concorso allAntitrust, che ricordiamo è
presieduto dal palermitano, Giovanni Pitruzzella, vinto da un suo discepolo, nonché figlio di un amico e collega daffari:
Afferma il presidente dellAntitrust Giovanni Pitruzzella: «È essenziale che qualsiasi selezione sia imparziale e trasparente. Per garantire questo ho scelto di non avere alcun contatto con i membri della Commissione. Comunque la si voglia pensare sono certo che la Commissione abbia selezionato i candidati più meritevoli».
Non abbiamo alcun dubbio che sia andata esattamente così. Al tempo stesso, scorrendo lelenco dei vincitori del concorso per cinque funzionari a tempo determinato (lincarico ha durata quadriennale) bandito dallAutorità garante della concorrenza, è impossibile che locchio non cada su un nome: Marco Lo Bue.
AVVOCATO DELLO STUDIO PITRUZZELLA Si è classificato al quarto posto, ma è il più giovane dei cinque. È nato a Palermo il 9 maggio 1984 e a dispetto dei 28 anni di età è già avvocato. La sua pagina su LinkedIn lo presenta come «avvocato presso lo studio legale Pitruzzella». Nientemeno. Evidentemente, però, si deve trattare di una semplice aspirazione. «Marco Lo Bue precisa infatti il presidente dellAntitrust non ha mai svolto lattività di avvocato presso il mio ex studio ma solo, come tanti altri giovani laureati ogni anno, una buona parte del praticantato necessario per sostenere lesame professionale. Peraltro non mi risulta che eserciti lattività di avvocato». Aggiunge Pitruzzella: «Ovviamente lo conosco, perché nel 2009 sono stato per un periodo suo tutor nel ciclo di studi per il conseguimento del dottorato. Conosco, comè noto, anche il padre con il quale ho fatto per circa un anno regate su una barca posseduta in società e di cui ho ceduto da tempo la proprietà». Tutto verissimo.
LA BARCA DA REGATE E I CONFLITTI DINTERESSE Il padre di Marco Lo Bue si chiama Giovanni Lo Bue. È uno dei componenti del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione siciliana, omologo del Csm per i magistrati amministrativi della Sicilia. Si tratta di un membro cosiddetto «laico», come tutti quelli nominati in questi organismi dal potere politico. Nel suo caso, la Regione.
Insieme a Lo Bue senior, Giovanni Pitruzzella possedeva dal marzo del 2010 una società battezzata Vela e Natura. Lui aveva il 55 per cento, il padre di Marco Lo Bue il restante 45. A Vela e Natura avevano intestato la loro barca da regata: una passione formidabile per entrambi. Finché Pitruzzella è stato nominato dal presidente della Camera Gianfranco Fini e da quello del Senato Renato Schifani (con il quale vanta una lunga conoscenza cementata dalle comuni radici palermitane) presidente dellAntitrust.Ha ceduto la quota della società di consulenza Project consulting che aveva costituito tre anni fa con Angelo Cuva, consigliere del presidente del Senato Schifani «in materia di analisi e monitoraggio degli andamenti della finanza pubblica statale». Ha rinunciato al 25 per cento della società di servizi Socrate srl. Ha dismesso anche il 23 per cento di una terza azienda di consulenze della quale era azionista, la Officina Italia, di cui possiede una quota identica alla sua Lara Biagia Firrarello, figlia minore di Giuseppe Firrarello detto Pino, potentissimo esponente politico del Catanese, senatore del Popolo della Libertà e contemporaneamente sindaco di Bronte. Infine (immaginiamo con il dolore più grande) si è disfatto della partecipazione nella società della barca. Tutto è successo il 25 novembre 2011, quattro giorni prima del suo insediamento allauthority. E chi ha comprato il suo 55 per cento di Vela e Natura? Marco Lo Bue, il giovane figlio del suo socio di regate, che un annetto dopo avrebbe poi vinto il concorso dafunzionario allAntitrust con lottimo punteggio di 81,20 su 100.