Le prossime elezioni amministrative a Fiumefreddo di Sicilia saranno il momento come la resa dei conti tra le due personalità che hanno segnato venti degli ultimi venticinque anni di storia municipale. Tornano infatti a candidarsi sia Marinella Fiume, primo cittadino dal 1993 al 2003, che Sebastiano Nucifora, sindaco nelle due consiliature successive fino al 2012. In mezzo le variabili impazzite Giosuè Malaponti, candidato del Movimento 5 Stelle, ed i due nomi dell’ultim’ora, il maresciallo dei carabinieri Roberto Rapisarda ed il geometra Salvatore Strano.
In un quadro che fino agli ultimi giorni è stato segnato da attendismi e veti incrociati, è stata alla fine premiata la forzatura delle scrittrice. Fiume, infatti, a marzo aveva lanciato un appello alle «forze migliori» della città che, pian piano e sorprendendo molti, è diventato una piattaforma politica. Decisivo è stato però anche il ritiro del sindaco uscente Marco Alosi – eletto nel 2012 battendo lo schieramento sostenuto da Nucifora – che tuttavia attorno ad un’eventuale riproposizione non sarebbe riuscito a ricompattare la sua maggioranza di governo. Così, mentre l’ipotesi alternativa dell’attuale vicesindaco Angelo Torrisi finiva per impantanarsi, Marinella Fiume è diventata una calamita per gran parte dei sostenitori di Alosi – a partire dai locali aderenti al Pd come Gino Currò e Sonia Gambino, fino al vicepresidente del Consiglio Giuseppe Nucifora ed ai due assessori uscenti Maria Siciliano e Mario Strano – ma anche con l’apporto di associazioni e movimenti civici, tra cui spicca quello dell’assessore designato Giovanni Spinella. Tutti riuniti nella lista La Primavera di Fiumefreddo.
Parallelamente Sebastiano Nucifora, storico rivale politico della Fiume sebbene i due non si siano mai direttamente fronteggiati come invece avverrà stavolta, ha legittimato il suo ritorno in campo con il «bagno di partecipazione» delle primarie. Consultazione aperta agli aderenti al movimento Ricominciamo, che lo ha visto sui compagni di cordata Marinella Cascino e Filippo Vecchio, consiglieri uscenti, con oltre settecento voti. Primarie dunque molto partecipate ma che non rimuovono un’altra incognita che grava sul percorso dell’ex primo cittadino, cioè l’eventuale interdizione dai pubblici uffici in caso di condanna nell’ambito del processo che lo vede protagonista – fatti risalenti al periodo 2006-2008 – con l’imputazione per abuso d’ufficio in concorso per presunti illeciti negli appalti del servizio di manutenzione della condotta idrica comunale. Nella lista trova spazio il gruppo d’opposizione al sindaco Alosi, senza che siano esclusi apporti da altri uscenti ed attori di lungo corso della politica cittadina non più ricandidati.
A rompere gli equilibri faticosamente raggiunti, è poi arrivato il colpo a sorpresa dal fronte di Fratelli d’Italia, localmente guidati da Pietro Aci. Lo loro sfida sarà tentare di riportare a Fiumefreddo il maresciallo Rapisarda – oggi di stanza a Biancavilla dopo quindici anni in riva allo Jonio – non più in veste di comandante di stazione bensì di primo cittadino. La lista Cambiamo Fiumefreddo riunirà così la destra della zona – con in testa l’ex forzista Antonino Noce, oggi in quota Noi con Salvini – a nuovi apporti. Proverà ancor più a far da guastafeste il geometra Salvatore Strano, ex consigliere con un passato fra Forza Italia e Udeur, che ha resistito fino all’ultimo alle pressioni per ritirare la sua candidatura da outsider con la lista Viva Fiumefreddo viva.
Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani con un passato nel centrodestra da assessore nella prima Giunta di Sebastiano Nucifora, ha infine coronato con la candidatura a sindaco il suo percorso da leader pentastellato a Fiumefreddo. Dopo il via libera dall’entourage di Beppe Grillo per l’uso del simbolo, gli attivisti del meetup locale hanno messo assieme una lista che punta a qualcosa in più della semplice piazza d’onore.
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