Almaviva, congelati i trasferimenti di 154 centralinisti Si resta a Palermo, nuovo tavolo al Mise il 26 ottobre

Almeno per questa settimana potranno continuare a mangiare panelle palermitane invece che frittole calabresi. Ma il loro destino rimane legato a un filo. 154 centralinisti Almaviva che da questa mattina avrebbero dovuto cominciare il turno di lavoro a Rende, in Calabria, rimangono al momento nel capoluogo siciliano. A renderlo noto è, in un post su facebook pubblicato alle quattro del mattino, la Slc Cgil Almaviva di Palermo che spiega come «l’azienda ha dichiarato che per la prossima settimana non verranno intraprese azioni unilaterali in relazione ai trasferimenti in modo da non compromettere lo svolgimento delle assemblee sindacali». Un sospiro di sollievo lungo meno di una settimana, per poi riaggiornare la trattativa sulla commessa Enel a mercoledì prossimo, data in cui è previsto il nuovo tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico. Un incontro che inizialmente era stato fissato per il 27 ottobre, ma che è stato anticipato proprio perché urge trovare una soluzione. 

I nodi da sciogliere sono parecchi. A subentrare alla commessa Enel sarebbe Exprivia, l’azienda di Molfetta che dal primo gennaio gestirà il nuovo appalto, e che si è resa disponibile ad acquisire 297 lavoratori su 395 in totale, ai quali assicurerebbe sì gli stessi orari ma attraverso nuove assunzioni disciplinate col Jobs Act, cioè col contratto a tutele crescenti. Ovvero con la possibilità, tra le altre cose, di essere eventualmente licenziati più facilmente. Un rischio che i sindacati vorrebbero scongiurare, tentando di salvare almeno l’applicazione dell’articolo 18. «Il governo sta continuando, dietro richiesta insistente del sindacato – scrive sempre la Slc Cgil – a pressare sull’azienda ricevente per ottenere una formulazione che tenga conto del mantenimento della tutela ex art 18». 

Oggi e domani poi sono previste nuove assemblee dei lavoratori Almaviva, che nel trascorso weekend hanno in parte contestato il presidente del consiglio Matteo Renzi in visita a Palermo. Il governo punta sullo sblocco del disegno di legge sulla concorrenza – ancora in stato di relazione al Senato dopo essere stato assegnato lo scorso anno alla decima commissione. 

Andrea Turco

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