L'ente nazionale concede un mese e mezzo in più alla partecipata per dimostrare di avere i fondi necessari per completare i lavori allo scalo di Punta Raisi. Alle proteste da parte dei soci arriva la replica di Riggio: «Avrebbero preferito non avere più tempo?»
Aeroporto, da Enac proroga di 45 giorni alla Gesap I soci: «Procedura di revoca anomala e illegittima»
Nuova puntata del braccio di ferro tra Enac e Gesap. L’ente nazionale di aviazione civile ha concesso una proroga di 45 giorni alla società partecipata che gestisce l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo prima di procedere alla revoca della concessione. Il procedimento è stato avviato perché secondo l’Enac la Gesap non ha saputo dimostrare di avere a disposizione i 44 milioni richiesti per completare il cronoprogramma di lavori allo scalo di Punta Raisi.
La società presieduta da Fabio Giambrone ha risposto facendo ricorso al Tar perché la decisione dell’ente guidato da Vito Riggio rischierebbe di compromettere i negoziati con banche e istituti di credito, dai quali l’azienda vorrebbe farsi prestare le somme necessarie per portare avanti l’ammodernamento dell’aeroporto. Per i soci che detengono il 99 per cento del pacchetto azionario della Gesap – i Comuni di Cinisi e Palermo, la Città Metropolitana e la Camera di Commercio del capoluogo – l’apertura di credito dell’Enac sa di passo indietro: «La proroga di ulteriori 45 giorni del termine preannunciato da Enac per l’avvio della paventata decadenza della concessione a Gesap dell’Aeroporto Falcone e Borsellino conferma la più volte denunciata, anche davanti ad autorità di governo e giurisdizionali, anomalia, frettolosità e illegittimità del comportamento della stessa Enac», scrivono i sindaci Giangiacomo Palazzolo e Leoluca Orlando e il commissario camerale Claudio Basso.
Immediata la replica di Riggio: «Prendo atto che i sindaci di Palermo e di Cinisi e il commissario della Camera di commercio di Palermo avrebbero preferito non avere la proroga di 45 giorni richiesta dalla società di gestione dell’aeroporto di Palermo, Gesap, per scongiurare la revoca della concessione – afferma in una nota -. Questa sì che è un’anomalia. L’Enac continuerà ad operare, come sempre fatto, nel pieno rispetto della normativa vigente».