Il 22enne della provincia di Catania è accusato della morte di una persona. Dopo l'impatto è stato trovato, oltre che sprovvisto del titolo abilitativo di guida, anche senza copertura assicurativa e in stato di alterazione psicofisica per assunzione di stupefacenti
Ad alta velocità a bordo su un Suv tampona un’auto Indagato per omicidio. Gli era stata ritirata patente
Nella tarda mattinata di ieri, operatori della Sottosezione Autostradale di Messina A20 del Compartimento Polizia Stradale di Catania e del Comando Stazione Carabinieri di Giarre hanno eseguito la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un 22enne della provincia di Catania indagato per il reato di omicidio stradale aggravato dallo stato di alterazione psicofisico, dalla mancanza del titolo abilitativo alla guida, oltre che dal mancato rispetto delle norme del Codice della Strada. Le indagini, condotte dalla Sottosezione Autostradale di Messina A-20 e coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, hanno consentito di ricostruire la dinamica di un grave incidente stradale che, nella serata dello scorso giovedì, ha causato la morte di una persona che viaggiava a bordo di una utilitaria lungo la tangenziale autostradale di Messina.
Secondo l’ipotesi formulata dagli uomini della Stradale, che dovrà trovare conferma nei successivi gradi di giudizio trattandosi ancora di indagini preliminari durante le quali sono stati valutati dal gip i gravi indizi raccolti, il giovane arrestato viaggiava a forte velocità alla guida di un Suv Porsche di grossa cilindrata, peraltro sprovvisto di copertura assicurativa che, proprio a causa del mancato rispetto delle norme del codice della strada, avrebbe tamponato violentemente l’auto sulla quale sedeva la vittima insieme ad altri familiari rimasti lievemente feriti.
Il ragazzo, inoltre, era privo di patente, in quanto gli era già stata ritirata, e in stato di alterazione psicofisica per l’assunzione di stupefacenti. Sulla scorta dei rilievi tecnico-scientifici effettuati dalla polizia e degli ulteriori elementi acquisiti in fase d’indagine, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Messina e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per l’indagato.