Si apprestano a lasciare il carcere di piazza Lanza, proprio in questi minuti, due giovani acesi, S. A. e S. F., accusati di avere violentato, a luglio, una ragazza all’uscita della discoteca Qubba. A disporre la scarcerazione è stato il tribunale del Riesame all’indomani dell’udienza in cui i legali dei due, Fabrizio Seminara e Orazio Consolo, hanno chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare.
Per sapere quali sono i motivi che hanno spinto i giudici a decidere il ritorno in libertà degli indagati, che restano accusati di violenza sessuale e che adesso attendono di scoprire se la procura chiederà il rinvio a giudizio, bisognerà attendere. Il Riesame si è preso 45 giorni per fornire le motivazioni. Le ipotesi sono due: i giudici potrebbero non avere ravvisato i gravi indizi di colpevolezza oppure avere stabilito che non esistono più le esigenze cautelari. Ovvero la possibilità di inquinare le prove, reiterare il reato o il pericolo di fuga.
Nelle indagini su quanto avvenuto nel parcheggio della discoteca in tarda serata è coinvolto anche un terzo ragazzo. Per lui l’accusa rivolta dai magistrati è meno grave e non riguarderebbe una diretta partecipazione allo stupro. A denunciare i fatti ai carabinieri è stata la vittima. La giovane ha detto di avere accettato un passaggio in auto per ritornare a casa, senza avere mai fatto capire di essere interessata ad approcci di tipo sessuale.
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