Chiede a un usuraio un prestito di 15mila euro. Lui gli impone un interesse del dieci per cento al mese – oltre a quello già stabilito – per il ritardo nella restituzione. E poi passa alle minacce. È la storia di un imprenditore che, nei giorni scorsi, è andato al commissariato di polizia di Acireale per denunciare il suo usuraio: Mario Foti, classe 1983. Arrestato, l’uomo dovrà rispondere di usura aggravata, estorsione continuata e lesioni.
L’imprenditore, in un momento di crisi della sua azienda, si era rivolto a Foti per un prestito di 15mila euro. Oltre agli alti tassi già praticati, l’arrestato avrebbe imposto un ulteriore interesse del dieci per cento sulla somma mensile stabilita per rientrare nel debito. Davanti alle difficoltà della vittime di rispettare le scadenze e alla sua richiesta di clemenza, Foti avrebbe risposto con minacce e aggressioni, sia verbali che fisiche. Di fronte alla sede dell’azienda, inoltre, era stato trovato qualche giorno fa un gatto morto.
La vittima, impaurita, cercava di dissimulare. Coprendo le minacce e mantenendo il silenzio sull’estorsione subita. Fino a quando però, disperato, non si è rivolto a un’associazione di categoria che gli avrebbe consigliato di denunciare. Così l’imprenditore si è rivolto alla polizia acese che, su disposizione dell’autorità giudiziaria, ha arrestato l’uomo. Foti adesso si trova nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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