Emanuele Cubeda è un volto noto alle forze dell'ordine e questo ha agevolato i carabinieri nel riconoscerne la fisionomia nel video registrato dalle telcamere di sicurezza. I fatti risalgono all'estate dell'anno scorso
Acireale, con spranga tentò di assaltare market Incastrato da esame Dna un rapinatore di 39 anni
Nonostante il volto coperto è stato individuato e arrestato. L’accusa per il 39enne Emanuele Cubeda è di essere stato l’autore di una rapina in un supermercato di via Pacinotti, ad Acireale. I fatti risalgono all’8 agosto dello scorso anno, quando l’uomo si presentò all’orario di chiusura armato di una spranga di ferro e minacciando i dipendenti.
Una di loro, però, bloccò la cassa andandosi poi a rifugiarsi nella salumeria. A quel punto Cubeda, non potendo più prendere l’incasso, ripiegò sulla borsa di una cliente, strappandogliela e fuggendo via. Dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza, però, è stato possibile risalire all’identità dell’uomo. A confermare i sospetti è stato poi l’esame del Dna effettuato sulla felpa indossata dal 39enne e abbandonata sul posto.
Cubeda è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. Attualmente sottoposto a sorveglianza speciale, l’uomo fu coinvolto – seppure con un ruolo marginale – nell’indagine Aquilia che, ad ottobre del 2018, portò in carcere diversi esponenti del clan Santapaola attivo ad Aci Catena. In quel blitz finì arrestato anche l’ex deputato Pippo Nicotra. Cubeda è stato portato nel carcere di Ragusa.