Ex consigliera comunale di Acicastello e assessore a Catania nella giunta di Raffaele Stancanelli, si definisce una donna di destra. In corsa alle elezioni amministrative del Comune castellese con l'appoggio de Il megafono e non del suo partito, Forza Italia, che ha scelto invece di ricandidare l'attuale primo cittadino Filippo Drago. «Nessuna vergogna, ma la dimostrazione della mia trasparenza», commenta Santagati
Acicastello, parla Carmencita Santagati «La giunta Drago va verso il naufragio»
«Per salvaguardare la storia del lido dei Ciclopi ma anche l’interesse dei residenti, servono chiarezza e trasparenza. Affinché questo collegamento tanto desiderato non diventi una passerella in un altro senso». Strettamente politica. Così Carmencita Santagati, candidata in corsa come sindaco di Acicastello, commenta l’argomento caldo della campagna elettorale castellese: la passerella che, attraversando il lido dei Ciclopi, dovrebbe collegare Acicastello con Acitrezza. Una richiesta lunga decenni e mai soddisfatta, che negli ultimi giorni ha visto un botta e risposta tra l’attuale sindaco di centro destra del Comune del Catanese Filippo Drago e la candidata del Movimento 5 stelle Leda Adamo.
«Credo che fare il collegamento sia giusto. Quello che è sbagliato è farlo diventare uno spot elettorale. Attualmente manca un progetto approvato dalla Sovrintendenza, così come manca la certezza dei finanziamenti, siano essi europei, nazionali o regionali – commenta Santagati – Bisogna invece avere un quadro chiaro per poter dare tempi e modi della sua realizzazione». Una risposta rivolta a entrambi i colleghi candidati e che si inserisce anche nella polemica tra Drago e il M5s castellese riguardo all’eventuale costo del progetto dell’attuale primo cittadino: «Non importa se siano tre milioni o uno, perché al momento non c’è nemmeno un euro», aggiunge netta la candidata.
Solo uno dei tanti temi in cui Santagati intende far valere il suo approccio pratico alla politica. Da 22 anni residente ad Acicastello, è stata consigliere comunale sotto diverse amministrazioni. Esperienza interrotta per andare a ricoprire l’incarico di assessore, anche nella giunta etnea di Raffaele Stancanelli come titolare dell’Ecologia. Donna di destra, come lei stessa rivendica, la sua idea per Acicastello è chiara: «Uscire dal letargo». E puntare davvero sul turismo.
«Servono parcheggi e per quelli si potrebbe parlare con il proprietario di alcune aree sulla collina di Acitrezza per poi collegare il paese con una navetta, rendendo il passaggio pedonale più fluido. Sul modello di Taormina, insomma – spiega la sua idea Santagati – E poi garantire più eventi di richiamo per i turisti e più ordine pubblico, integrando lo scarso organico dei vigili con i dipendenti comunali opportunamente formati, come è stato fatto a Catania». Per un turismo stanziale e non solo di passaggio. «Che porti ad Acicastello ricchezza e lavoro», aggiunge. Senza considerare il rischio idrogeologico del Comune, per cui esiste un progetto di irregimentazione delle acque datato 1997, ma per il quale si aspettano ancora i finanziamenti regionali».
Potenzialità e problematiche fino a questo momento non esplorate a dovere dall’attuale sindaco Drago, secondo la sfidante. Che pure è vicina politicamente al primo cittadino castellese, appoggiato nella sua ricandidatura da Forza Italia che, poche settimane fa, ha nominato proprio Santagati come membro del coordinamento organizzativo elettorale etneo. La candidata, però, alle elezioni amministrative correrà con l’appoggio del movimento del governatore Pd Rosario Crocetta Il megafono, più due liste civiche con candidati provenienti da Pdl e Udc. Un caso di opportunismo politico, secondo i suoi detrattori. Un esempio di trasparenza, risponde la candidata.
«Io non rinnego il mio passato: sono una donna di destra e di destra resto. È vero, ero in Forza Italia, ma ho dovuto constatare che l’idea su questa amministrazione era diversa dal mio orientamento verso una politica nitida, netta e senza possibilità di errore. L’amministrazione Drago per me, sta andando verso il naufragio». Un’appartenenza comunque non troppo passata, considerato che Santagati resta membro del comitato di Fi, ma per la città di Catania, dove al momento si preparano solo le elezioni europee. «L’appoggio de Il megafono non mi fa vergognare, anzi, dimostra che io valuto le persone al di là della loro appartenenza politica – conclude Carmencita Santagati – E soprattutto non faccio inciuci all’ombra degli elettori, ma ho avuto il coraggio di presentarmi con delle liste trasversali».