Aci S. Antonio: allerta meteo, cadono i lampioni Sindaco: «Speriamo non succeda nulla di grave»

Un lampione di dieci metri è caduto vicino al cancello di un’abitazione la scorsa notte. Ha fracassato il cofano di un’auto posteggiata in via Bella. Una strada trafficata, con veicoli e pedoni che fanno su e giù dal centro cittadino alla zona più residenziale di Aci Sant’Antonio. Era tra i numerosi lampioni da tempo segnalati pericolanti. Il giorno dopo il Comune ha deciso di abbattere gli altri due punti luce presenti nella stessa via, anch’essi marcati a rischio crollo. I residenti, che hanno seguito le operazioni della ditta incaricata, lamentano la paura per l’incidente della sera prima ma anche i ritardi nella messa in sicurezza della strada e le conseguenze legate all’abbattimento. «Speriamo di risolvere tutto entro un mese» è la risposta del sindaco Orazio Caruso

«Doveva rischiare di morire qualcuno perché vi decideste a fare qualcosa», una residente si rivolge così all’operaio in tuta arancione che, issato dentro un cestello a una decina di metri di altezza, sta armeggiando su un lampione. Il camioncino della ditta Versa – che si occupa di manutenere l’illuminazione pubblica cittadina – è fermo a pochi passi dal portone dove la notte prima, attorno alle 23.30, un lampione della luce è venuto giù. Una Peugeot scura ne porta i segni sul cofano. «Che la base dei pali fosse mangiata dalla ruggine l’avevamo segnalato due anni fa – risponde l’operaio dopo avere rimesso piedi a terra indicando un segno rosso lasciato con una bomboletta sul fusto del palo – ma deve essere il Comune a darci l’ordine di procedere». 

Capita però che la ruggine e il vento facciano da sole e prima. Vigili del fuoco e carabinieri di Acireale erano intervenuti ieri notte, allertati dagli abitanti di via Bella, per verbalizzare il crollo del lampione, le conseguenze, e liberare la strada. Rimasta ostruita per circa un’ora. È stata una giornata caratterizzata da pioggia e raffiche d’aria. Stamattina il Comune ha dato il via libera per l’abbattimento degli altri due lampioni, entrambi contrassegnati con il segno di colore rosso. Una decisione presa in poche ore «che invece andava programmata nel tempo – commenta un uomo affacciato dal balcone – per non farci rimanere al buio più totale». I due operai impegnati nell’operazione tirano giù il primo palo, raccolgono quello che  i pompieri avevano sistemato all’interno del cortile di un’abitazione e gettano il cemento sulle buche lasciate scoperte con dentro i fili elettrici. «Se dovessimo abbattere tutti quelli segnati – si lascia sfuggire uno di loro – mezzo paese resterebbe al buio». 

Basta fare un’ispezione nelle vie attorno per avere conferma. La maggior parte dei lampioni è contrassegnata con un segno rosso. Alcuni sono sono stati attaccati con fil di ferro a ringhiere o tralicci del telefono. Tra questi, ce ne sono alcuni già visibilmente inclinati. E alla base si notano persino dei buchi creati dalla ruggine. «Non è la prima volta che ne cade qualcuno – spiega il sindaco Orazio Caruso – ed è normale visto che da vent’anni non sono mai stati curati». Il problema «riguarda tutto il territorio comunale» ed è stato segnalato «cinque anni fa, mentre io – vuole precisare il primo cittadino – sono in carica solo da due». 

L’amministrazione intanto «ha già acquistato 75 nuovi pali» e attende «che la ditta presenti la previsione di spesa per l’abbattimento dei vecchi e l’istallazione dei nuovi». Il via libera per l’intero progetto «arriverà entro il 2016» ma per le zone «meno illuminate, come via Bella – continua il primo cittadino  – contiamo di sbrigare tutte le pratiche entro un mese». Fino ad allora, i pali contrassegnati proveranno a rimanere in piedi, nonostante ruggine e intemperie. «Speriamo che non cadano altri e non succeda qualcosa di grave». Oggi e domani in Sicilia sono previsti forti temporali.  


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