«Sarà l’anno del completamento dei lavori alla fana di Letojanni». Non un semplice auspicio da affidare alla notte di san Silvestro, ma un obiettivo concreto. Per le migliaia di persone che da anni fanno i conti con i disagi causati dallo smottamento che, nell’autunno del 2015, interruppe l’A18 Messina-Catania, l’anno venturo potrebbe essere quello della riapertura. Con due gallerie a scorrere sotto la frana e la promessa di non dovere più fare lo slalom tra una carreggiata e l’altra. A garantire la riapertura nei giorni scorsi è stato il direttore generale di Autostrade Siciliane, l’ex Cas, Salvatore Minaldi. «Si sta andando avanti, è un lavoro complesso – ha detto nel corso di un’intervista a Tempostretto – Prima si è perso del tempo per via del consolidamento del costone che rendeva pericoloso operare sotto una montagna che ha una frana attiva, adesso si sta facendo la costruzione della galleria», ha aggiunto Minaldi, ricordando che a occuparsi dell’intervento sono la Protezione civile regionale e la struttura commissariale per il contrasto del rischio idrogeologico.
Il direttore dell’ex Cas ha parlato anche degli investimenti in tema di rifacimento delle barriere laterali su lunghi tratti di A18 e A20 e della prossima riqualificazione del manto stradale tra i caselli di San Gregorio e Giarre. Nessun riferimento, invece, alla vicenda giudiziaria che potrebbe incidere nella conduzione del cantiere a Letojanni. A inizio dicembre MeridioNews ha raccontato infatti dell’indagine che ha coinvolto il titolare della Sgromo Costruzioni, arrestato a novembre in un blitz della guardia di finanza. La Dda di Catanzaro ha accusato l’imprenditore Sebastiano Sgromo di avere commesso una serie di reati anche nell’interesse della cosca ‘ndranghetista dei Giampà.
In seguito all’inchiesta calabrese, la struttura commissariale ha deciso di rescindere il contratto con Sgromo Costruzioni. Una misura scaturita dalla venuta meno dei requisiti previsti dal codice degli appalti per l’affidamento di lavori pubblici, ma che ha posto l’amministrazione davanti a un quesito: chi dovrà completare i lavori sull’autostrada? Fin dal primo momento le possibili strade da percorrere sono state due: consentire all’altra impresa aggiudicataria dell’appalto – la Cospin di Antonio Pinzone – di portare avanti il cantiere con il contributo della Drg srl, ditta di cui Sgromo Costruzioni e Cospin si sono avvalse per il possesso dei requisiti necessari per costruire gallerie, oppure fare scorrere la graduatoria della gara che nel 2019 vide al secondo posto la Amec.
Trascorse oltre tre settimane dalla comunicazione di avvio della procedura di rescissione del contratto, la risposta non è stata ancora trovata. «Abbiamo chiesto un parere legale all’Avvocatura dello Stato per capire come procedere perché non ci sono sarebbe norme chiare sulla possibilità di consentire il subentro nell’Ati della società che ha partecipato all’offerta tramite procedura di avvalimento», spiegano dagli uffici del commissario per il contrasto al rischio idrogeologico. Nell’attesa del responso, il cantiere non è stato interrotto e – stando a quanto comunicato dalla direzione dei lavori a MeridioNews – continua a vedere in prima linea anche la Sgromo Costruzioni.
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