A Ragusa l’esperimento metà bus e metà taxi «Sfatiamo mito che i siciliani non lasciano l’auto»

Il capoluogo ibleo è la prima città in Europa a testare Mvmant, il progetto di mobilità sostenibile elaborato dalla start-up siciliana Edisonweb. I ragusani non solo promuovono il progetto, ma suggeriscono anche accorgimenti per migliorarlo, dai seggiolini per bambini a interventi nel percorso con l’obiettivo di accorciare i tempi di percorrenza.

Un sistema a metà tra il taxi e il servizio bus che prevede il trasporto dei passeggeri su linea fissa, ma a richiesta. L’idea è semplice: al passeggero basta scaricare l’app, effettuare la registrazione e scegliere la fermata di partenza e quella di arrivo, prenotando uno dei veicoli a disposizione. Il sistema stima tempi di attesa e di percorrenza e infine rilascia un QR code da esibire. Mvmant si è classificato al primo posto tra i 28 i progetti selezionati dalla commissione europea per Fiware-Frontiercities sui seicento inviati da start-up di tutta Europa.

«Per la sperimentazione – spiega Blochin Cuius, direttore dello sviluppo commerciale di Edisonweb – avremmo potuto scegliere la Germania, l’Olanda, ma siamo voluti rimanere in Sicilia, sia per nostro orgoglio, essendo siciliani, sia perché si tratta di un ambiente che rappresenta una sfida in tema di mobilità sostenibile. Il giorno prima di partire – continua – eravamo spaventati, temevamo non ci sarebbe stata nessuna corsa. Invece il numero delle registrazioni dalle seicento iniziali ha continuato a crescere, sfatando il mito del siciliano che non è disposto a lasciare l’auto a casa».

La curiosità in città e sui sociali aumenta, e a manifestare interesse per Mvmant sono stati passeggeri dai 14 fino ai 76 anni. «L’ho utilizzato sia per lavoro che per gli spostamenti personali – racconta Piero Rinaldi -. Lo ritengo un servizio eccellente: evito il traffico, non devo cercare parcheggio né pagare le strisce blu. Non mi stresso ma soprattutto socializzo con i miei concittadini. In questi giorni – continua – ho ritrovato vecchi amici che non vedevo da tempo ma soprattutto ho fatto nuove amicizie». E aggiunge: «Se Mvmant divenisse davvero definitivo, sarei disposto anche ad avere un auto in meno in famiglia».

«Mi sono trovata bene e lo riutilizzerei – ci dice Maria Rita Chessari – anche se dovrebbe essere migliorata l’offerta dei tragitti. Per alcune tratte i tempi di percorrenza sono parecchio più lunghi di quanto si impiegherebbe con l’auto e poi non tutta la città è coperta». Anche Simone Digrandi, presidente dell’associazione Youpolis, promuove il servizio, pur ritenendolo più adatto agli spostamenti programmabili con molto anticipo o come valida alternativa per i turisti. «Il team comunque – commenta Digrandi – risponde immediatamente quando si segnala un problema».

Opinione favorevole anche da un’altra passeggera ragusana, Silvana Fava, che suggerisce però di «prevedere la possibilità di prenotare la corsa anche per altri viaggiatori che non hanno confidenza con i dispositivi elettronici». Dello stesso avviso anche Lucia Migliore che avrebbe voluto prenotare la corsa per la madre. «Gli aspetti positivi sono la puntualità e la gentilezza del conducente, però prendendo il mezzo nell’ora di punta ho impiegato cinquanta minuti per un percorso che a piedi ne avrebbe richiesti venti. In più non ho potuto portare i miei figli per l’assenza dei seggiolini». Tutte osservazioni e appunti che in questa fase pilota, vengono analizzati dal team di Edisonweb che ha già apportato le prime modifiche ai percorsi e nei sensi di marcia dei veicoli, per accorciare i tempi di percorrenza.

Chiara Carbone

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