Certo, il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, nel capoluogo dell'isola, lascia molto a desiderare. Ma i palermitani - e' inutile nasconderlo - non sono, spesso, cittadini esemplari. Da qui l'iniziativa di social street con il coinvolgimento delle scuole
A Palermo adesso “Chi sporca paga”
CERTO, IL SERVIZIO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI, NEL CAPOLUOGO DELL’ISOLA, LASCIA MOLTO A DESIDERARE. MA I PALERMITANI – E’ INUTILE NASCONDERLO – NON SONO, SPESSO, CITTADINI ESEMPLARI. DA QUI L’INIZIATIVA DI SOCIAL STREET CON IL COINVOLGIMENTO DELLE SCUOLE
Ieri mattina, a Palermo, si è tenuta presso Villa Niscemi la conferenza con il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, durante la quale Social Street Palermo ha consegnato le quasi duemila firme raccolte per la petizione “Chi sporca paga”.
Alla conferenza erano presenti il Comandante dei Vigili Urbani, Vincenzo Messina, e l’Assessore all’Ambiente, Cesare Lapiana.
Questa iniziativa – ha commentato il Sindaco Orlando – per un verso è terreno fertile di innovazione su cui Palermo può crescere e, per altro verso, serve da stimolo alla campagna di sensibilizzazione della città che lAmministrazione ha messo in campo. Occorre un cambio di cultura e di sensibilità. Bisogna ancora far recepire alla gente – ha concluso il Sindaco – l’idea di bene comune.
In questa occasione i rappresentanti di Social Street Palermo hanno dimostrato il loro apprezzamento per la disponibilità dimostrata dal Comune ad effettuare controlli più assidui sullabbandono dei rifiuti da parte della cittadinanza.
La città, infatti, vive in uno stato di incuria dovuto al menefreghismo di buona parte dei cittadini che non rispettano lo spazio comune: le strade, le piazze, i parchi sono spazi sociali che bisognerebbe trattare con la stessa attenzione e decoro di casa propria.
L’incontro è stato una buona occasione per approfondire il dialogo sulla coscienza civica dei palermitani. È emerso che il problema principale della città è soprattutto culturale e proprio dalla cultura si vuole partire.
Si è proposto la realizzazione di un progetto di sensibilizzazione che includerà la partecipazione delle scuole (nucleo fondamentale da cui diffondere una coscienza civica), inoltre sindividuerà un perimetro della città per trasformarlo in esempio di civiltà.
Con l’ausilio del Corpo dei Vigili Urbani verrano intensificati i controlli sulla zona potendo denunciare lazione di incuranza attraverso un numero di telefono dedicato e usando gli hashtag sui social network.
Social Street Palermo ha affermato il suo grande interesse per un cambiamento positivo della città di Palermo, attraverso il coinvolgimento dal basso tramite i social media come strumento di aggregazione e partecipazione.
A tal proposito, la rete di Social Street ha partecipato alla “1° Giornata della Trasparenza e della Partecipazione” del Comune presso i Cantieri Culturali della Zisa, proponendosi come strumento di partecipazione e di trasparenza. Se inserito nella programmazione del Comune può contribuire alla trasparenza e ad una migliore gestione delle politiche e delle misure intraprese dalla Pubblica amministrazione, diventando uno spazio virtuale flessibile e personalizzato e stimolando i cittadini e gli amministratori a far emergere i temi rilevanti per la collettività.