Oltre una tonnellata di alici, sarde e sgombri privi di tracciabilità sono stati confiscati dalle autorità, che adesso stanno riscostruendo tutto l'iter seguito dal prodotto ittico per risalire all'esatta area del Mediterraneo del pescato
Acireale, maxi-sequestro di pesce in area di stoccaggio L’intero quantitativo è stato devoluto in beneficienza
Maxi sequestro di alici, sarde e sgombri, per un peso complessivo di oltre una tonnellata e mezza. È il bilancio dell’operazione della Guardia costiera dopo i controlli all’interno di un deposito di stoccaggio nel Comune di Acireale. Dalla Guardia costiera fanno sapere che il proprietario del centro di stoccaggio, che accoglie il pescato da terzi per poi destinarlo al dettaglio, è estraneo ai fatti. Ai trasgressori sono state elevate sanzioni per oltre mille euro e il prodotto rinvenuto è stato sequestrato perché non in regola con la normativa vigente relativa alla tracciabilità del pescato.
Gli ispettori pesca della Guardia costiera etnea stanno ricostruendo tutto l’iter della filiera del prodotto ittico oggetto del sequestro, effettuando gli opportuni accertamenti e riscontri al fine di risalire all’esatta area del Mediterraneo interessata dalla battuta di pesca così da individuare ulteriori irregolarità da parte di coloro che hanno effettuato la cattura.
Tutto il quantitativo sequestrato, a seguito di idoneità alimentare a cura del personale veterinario dell’Azienda provinciale sanitaria di Catania, è stato devoluto al banco alimentare per la successiva distribuzione alle strutture caritatevoli del territorio siciliano.