Il 43enne, raggiunto dall'altezza del collo da un proiettile sparato da un 69enne all'esterno della chiesa di Santa Maria Ammalati, ad Acireale, si trova ricoverato nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale catanese
Carabiniere ferito, nuovo bollettino dell’ospedale Cannizzaro «Recupero funzionalità motoria? Prognosi resta riservata»
Arriva un nuovo bollettino dall’ospedale Cannizzaro di Catania, dove da domenica sera si trova ricoverato il 43enne carabiniere rimasto ferito da un colpo di pistola che lo ha raggiunto nella sesta vertebra cercivale. L’uomo era intervenuto per sedare una rissa all’esterno della chiesa di Santa Maria Ammalati, frazione di Acireale. Il tutto è avvenuto quando mancavano pochi minuti per la conclusione della celebrazione della prima comunione dei bambini della parrocchia. Il militare, che era libero dal servizio, stava partecipando alla funzione religiosa come genitore.
Stesso ruolo della coppia che ha iniziato a litigare già prima dell’inizio della messa e le cui famiglie si sono date appuntamento all’esterno dell’edificio religioso, venendo presto alle mani. Proprio in quella circostanza, il 69enne C.L. – nonno di uno dei bambini che da poco avevano ricevuto il sacramento – ha tirato fuori una pistola esplodendo un colpo e raggiungendo all’altezza del collo il carabiniere. Il 69enne, fermato dopo il fatto, è stato rinchiuso nel carcere di piazza Lanza ed è accusato di tentato omicidio.
«Il carabiniere ferito domenica sera è in atto ricoverato nel reparto di Neurochirurgia, in condizioni generali stazionarie. Ha continuato la terapia farmacologica e le visite specialistiche finalizzate alla valutazione dei reliquati della lesione vertebro-midollare – si legge in una nota del Cannizzaro – È stata effettuata, in particolare, una nuova serie di controlli necessari al percorso riabilitativo, già iniziato nella degenza in corso, che proseguirà dai prossimi giorni nell’Unità Spinale Unipolare. Al momento – conclude la nota – la prognosi resta riservata con riferimento al pieno recupero della funzionalità motoria».
«Ho portato al vicebrigadiere il ringraziamento della comunità siciliana per il gesto da lui compiuto, che rende onore all’uniforme dell’Arma e ai valori militari. A lui e alla sua famiglia va il mio apprezzamento». Sono le parole di Nello Musumeci, che oggi ha fatto visita insieme a Ruggero Razza al militare ferito. «Sono rimasto colpito dal gesto di follia che ha originato questa grave situazione – ha aggiunto Musumeci – Non si può minimizzare quanto accaduto e sono convinto che le forze dell’ordine e la magistratura stanno affrontando con grande professionalità questa difficile situazione».