L'uomo pretendeva di vedere il figlio, nato dalla relazione con la coetanea dopo una convivenza di due anni. La donna ad agosto era stata picchiata con lesioni giudicate guaribili in 20 giorni dai medici del Pronto soccorso di Paternò
Benzina nella bottiglia per bruciare casa dell’ex In manette un 18enne. Era stato già denunciato
Un diciottenne che con una bottiglia contenente della benzina stava recandosi a casa della sua ex convivente per dare fuco all’abitazione della famiglia della giovane è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia da carabinieri della stazione di Paternò. Militari dell’Arma sono intervenuti dopo la segnalazione dei familiari della ragazza dopo che il 18enne si era recato a casa loro pretendendo di vedere il figlio, nato dalla relazione con la sua coetanea lo scorso febbraio dopo una convivenza di circa due anni.
Prima di allontanarsi ha urlato minacciando: «Vi ammazzo tutti». E, secondo i carabinieri, aveva in mente di mettere in atto la sua vendetta, come avrebbe confermato lui stesso ai militari dell’Arma. Il giovane era stato già lasciato e denunciato dalla ragazza lo scorso agosto perché, mentre si trovavano in casa di amici, lui l’aveva aggredita causandole delle lesioni guaribili in 20 giorni, refertate da medici del Pronto soccorso dell’ospedale di Paternò. Dopo la 18enne avrebbe ricevuto numerosi messaggi vocali con cui l’ex minacciava di darle fuoco insieme al bambino. L’arrestato, assolte le formalita’ di rito, su disposizione della Procura di Catania, e’ stato condotto in carcere.