Dopo il non luogo a procedere nei confronti dell'ex ministro dell'Interno deciso lo scorso maggio, il gup Nunzio Salpietro deposita le motivazioni in cui, in sostanza, legittima la scelta di lasciare 131 migranti a largo della Sicilia
Processo Gregoretti, arrivano motivazioni del gup «Salvini ha agito secondo norme. Scelte legittime»
«Matteo Salvini ha agito secondo le norme. Gli elementi proposti si sono rivelati non fondati e comunque bilanciati da altri chiari e probanti dati a favore dell’inquisito che li rendono contraddittori e inidonei a sostenere l’accusa in un giudizio dibattimentale». Queste, in sintesi, le motivazioni fornite dal giudice per l’udienza preliminare Nunzio Salpietro, che lo scorso maggio aveva deciso il non luogo a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno, oggi senatore, Matteo Salvini sul caso della nave della Guardia costiera Bruno Gregoretti, che nel 2019 rimase bloccata a largo della Sicilia per oltre cinque giorni con 131 migranti a bordo. Il gup, il 14 maggio scorso, nel carcere di Bicocca di Catania, aveva deciso di non mandare a processo il leader della Lega. In quell’occasione Salpietro era chiamato a decidere sul sequestro di persona nei confronti di Salvini, la cui condotta, secondo quanto scrive il giudice nelle sue motivazioni, «non è penalmente rilevante».
Il gup, nelle sue considerazioni, si concentra anche sulle politiche comunitarie che definisce «miopi, forse poco sensibili alla tutela del bene primario della vita e dell’esistenza dell’uomo». Salpietro giudica legittime le scelte dell’ex ministro del governo guidato dall’allora premier Giuseppe Conte. «A riprova della legittimità di certe scelte governative, va detto – scrive il gup – che quando si manifesta la necessità di salvaguardare valori rilevanti, quale quello dell’ordine e della sicurezza pubblica o della salute pubblica, può essere necessario comprimerne altri, parimenti importanti, ma che in un bilanciamento di interessi appaiono recessivi, soprattutto in relazione a momenti di particolare difficoltà».
Per Salpietro, nel caso Gregoretti, l’intervento di Salvini va giudicato in un contesto più ampio, che tiene conto anche del contesto storico e politico. L’intervento dell’allora ministro dell’Interno sarebbe stato quasi necessario di fronte a uno stato di emergenza, tanto che il gup si lancia nel parallelismo con quello che sta avvenendo attualmente con l’emergenza epidemiologica. «Così, ad esempio, recentemente, e a causa della pandemia, sono stati emessi alcuni provvedimenti restrittivi, mediante i quali i porti italiani sono stati dichiarati come luoghi non sicuri ai fini del place of safety e, comunque – conclude Salpietro – è stato attivato un servizio di trattenimento sulle navi-quarantena, senza neanche fare scendere a terra i migranti, con evidente sacrificio del diritto alla libertà di circolazione degli interessati».