Al vertice dell'associazione ci sarebbero stati Joseph Nnodu e Solomon Gukas Emmanuel. Coinvolti anche italiani. L'indagine è partita durante il lockdown di primavera. I corrieri viaggiavano soprattutto a bordo di mezzi pubblici
Droga sull’asse Napoli-Palermo, 13 persone fermate Gruppo di nigeriani gestiva traffico di cocaina ed eroina
Operazione contro il traffico di cocaina ed eroina a Palermo. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, ha portato al fermo di 13 persone. Sono accusate di operare sulla tratta Napoli-Palermo, per poi riuscire a smistare la droga anche in provincia di Trapani e Agrigento. Protagonisti diversi soggetti di nazionalità nigeriana, che sono stati arrestati dalla polizia a partire dall’alba. Alcune misure cautelari sono state eseguire a Castel Volturno, in provincia di Caserta.
Al vertice del sodalizio criminale ci sarebbe stato Oga Joe, nigeriano all’anagrafe registrato come Joseph Nnodu. Dagli inquirenti è ritenuto l’intellettuale del gruppo, colui che si occupava della individuazione degli avvocati in occasione di arresti. Al suo fianco operava Solomon Gukas Emmanuel, che si occupava di gestire le fasi della fornitura e della rivendita agli spacciatori.
I corriere viaggiavano soprattutto a bordo di mezzi pubblici, occultando la droga all’interno di flaconi di bagnoschiuma o direttamente ingerendo gli ovuli. Tra i destinatari del fermo anche Christopher Odoh, gestore di un proprio giro di spaccio ma che confidava nei mezzi dell’associazione criminale per recuperare la droga e Big Shark, nome in codice per John Okaofor. Il provvedimento interessa anche una donna – Mary Irriah – incaricata dal gruppo a custodire i profitti della vendita e a fare da corriere, Morgan Steven e Collins Ewanyaho.
Nel corso dell’indagine, durata parecchi mesi e iniziata durante il lockdown, gli investigatori si sono imbattuti anche in diversi italiani. Tra loro Gioacchino Scaglione, che fungeva da autista. A occuparsi della vendita al dettaglio c’erano invece Leonardo Casano, Antonino Barbera e Precious Edidhala; in molti casi la cessione delle dosi avveniva tramite biciclette elettriche. Diversi i sequestri effettuati in questi mesi, per un totale di un chilo e mezzo di cocaina e mezzo chilo di eroina. Venduti al dettaglio gli stupefacenti avrebbero fruttato centinaia di migliaia di euro.