Nel quadro dell’attività di controllo e di accertamento disposta dal questore di Catania Mario Della Cioppa, nella mattinata di ieri la squadra amministrativa del commissariato Nesima ha eseguito il controllo di un bar, ubicato nel quartiere Cibali. All’interno della rivendita sono stati identificati una donna addetta alla somministrazione di alcolici e il titolare dell’attività. Gli agenti hanno trovato, installati […]
Cibali, slot illegali in un bar. Multe per 88mila euro
Nel quadro dell’attività di controllo e di accertamento disposta dal questore di Catania Mario Della Cioppa, nella mattinata di ieri la squadra amministrativa del commissariato Nesima ha eseguito il controllo di un bar, ubicato nel quartiere Cibali. All’interno della rivendita sono stati identificati una donna addetta alla somministrazione di alcolici e il titolare dell’attività.
Gli agenti hanno trovato, installati in un lato del negozio, due apparecchi da gioco per le vincite in denaro, completi di due gettoniere; in essi erano custoditi gli incassi, per un importo totale di 553 euro. Per la messa in funzione di tali apparecchiature è necessaria la licenza del questore che le due persone trovate all’interno dell’esercizio non hanno assolutamente fornito, mostrando pure reticenza sulla loro provenienza e utilizzo. Con l’ausilio telefonico fornito da personale dell’Aams, i poliziotti hanno accertato che le new slot, prive di codici identificativi, non erano collegate alla rete telematica dei Monopoli dello Stato.
Gravi e onerosi gli illeciti contestati al titolare: in particolare l’assenza di qualsiasi tipo di autorizzazione e licenza per i giochi e le scommesse e la totale mancanza degli avvisi diretti agli utenti sul rischio di dipendenza dalla pratica dei giochi con vincita in denaro e sugli effetti nocivi del gioco compulsivo. Le sanzioni che sono state comminate raggiungono un ammontare di 88mila euro. Gli apparecchi di intrattenimento, cosi come la somma in denaro provento delle vincite, sono stati sequestrati. È stato accertato anche che la dipendente trovata all’interno dell’attività era sprovvista di un regolare contratto di lavoro, infrazione comunicata all’ispettorato del lavoro per le ulteriori incombenze.
(Fonte: Questura di Catania)