L'ex compagno l'ha costretta a salire in auto, bloccandola mentre stava rincasando, e l'ha portata nella sua abitazione. Chiusa in una stanza, la giovane è stata malmenata finché, in un momento di distrazione di lui, è riuscita a chiamare aiuto
Prima la rapisce e poi la picchia per parecchie ore Un mese di prognosi per la vittima dell’ex fidanzato
Sequestrata dall’ex fidanzato nella sua casa di Acireale, picchiata e minacciata di morte. È quanto accaduto a una donna di 25 anni, soccorsa dai carabinieri. Due giorni fa, a inviare la richiesta d’aiuto era stata la madre della ragazza, denunciando che la figlia era bloccata nell’abitazione del giovane ex compagno. I militari sono intervenuti subito e, alla presenza del padre del ragazzo (nel frattempo arrivato), hanno convinto lui ad aprire la porta dove la donna era tenuta segregata.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, c’era sangue dappertutto: sul pavimento, sui cuscini, in giro per la stanza completamente a soqquadro. Lei, invece, gonfia, tumefatta e in silenzio. Trasportata al pronto soccorso dell’ospedale acese, le è stata data una prognosi di trenta giorni per «frattura delle ossa nasali, contusione periorbitaria sinistra e destra, rottura incisivo destro, contusione labiale con ematoma, contusione ed escoriazione braccio destro e sinistro».
La donna ha successivamente raccontato ai militari che il suo calvario era iniziato nel 2017, quando aveva avviato la relazione. Il rapporto era durato sette mesi ed era stato interrotto per la gelosia e l’atteggiamento possessivo e prevaricante di lui. Il quale una volta aveva anche tagliato le ruote della macchina della madre dopo la sua decisione di troncare la storia sentimentale. La denuncia scaturita dal fatto aveva portato a un divieto di avvicinamento.
La denuncia, però, era stata ritirata a seguito della promessa del padre di lui di convincere il figlio a dimenticare la storia d’amore. La ragazza, adesso, ha spiegato ai carabinieri che ad agosto l’ex fidanzato l’aveva convinta a salire in auto e l’aveva successivamente presa a pugni, di fronte al diniego di riallacciare la relazione. L’ultima violenza due giorni fa: lei stava rincasando quando lui l’ha avvicinata urlando e l’ha costretta a salire in macchina. Destinazione: la casa del sequestro.
In quella stanza sono cominciate le violenze. Finché lei è riuscita, in un suo momento di distrazione, a chiamare la madre e ad avvisarla di quanto stava accadendo. L’ira del suo ex si è trasformata in altre botte, proseguite fino all’arrivo dei carabinieri. È stato arrestato con le accuse di sequestro di persona e lesioni personali aggravate. Si trova adesso nel carcere catanese di piazza Lanza.