Tra i prodotti ritrovati dai finanzieri c'erano anche petardi artigianali, privi di prescrizioni di utilizzo e di attestazioni sul potenziale esplosivo. L'uomo che ne disponeva dovrà difendersi dalle accuse di commercio abusivo e omessa denuncia della detenzione
Misterbianco, sequestrati 250 chili di botti illegali Ritrovati in un appartamento, denunciato cittadino
I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Catania, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi finalizzati al controllo dell’illegale produzione, detenzione e commercio di materiale pirotecnico, hanno sequestrato a Misterbianco, presso una abitazione privata, oltre 250 kg di prodotti pirotecnici.
In particolare, le fiamme gialle del gruppo di Catania, a seguito di attività di intelligence economico-finanziaria sviluppata con servizi di controllo del territorio, di osservazione e appostamento, hanno individuato un appartamento, ubicato nel territorio del predetto Comune etneo, nella disponibilità di un cittadino italiano, al cui interno vi erano custoditi clandestinamente, in cucina e nel salone accanto all’albero natalizio, numerosi scatoloni contenenti gli oltre 250 Kg di prodotti pirotecnici, la cui carica esplodente è risultata di circa 27kg. Il materiale era costituto da artifizi etichettati (del tipo «batteria» e «fontana») e anche da prodotti artigianali, particolarmente pericolosi poiché privi di qualunque attestazione sul loro potenziale esplodente e sulle prescrizioni di utilizzo.
Le merci, accatastate all’interno dell’appartamento, ovviamente sprovvisto di dispositivi antincendio e caratterizzato dalla presenza di possibili fonti di innesco, costituivano un potenziale pericolo per l’incolumità degli occupanti nonché delle famiglie presenti in tutto l’edificio privato.
Al termine dell’intervento, i finanzieri hanno asportato dall’abitazione il materiale pirotecnico sequestrato e denunciato il cittadino italiano alla procura della Repubblica di Catania per commercio abusivo e omessa denuncia della detenzione di materie esplodenti.
(Fonte: guardia di finanza Catania)