Pagavano l'affitto di una scuola, un istituto superiore di Bagheria, che avevo però cambiato sede. Nessuno si era premurato di verificare, secondo quanto stabilito, di «verificare la sussistenza dei presupposti per continuare a erogare per intero l'indennità di occupazione»
Corte dei conti, condannati dirigenti ex Provincia Per il giudice «grave e inescusabile negligenza»
Condanna per Antonino Caruso, Giuseppe Mistretta e Carmelo Maurizio Rotolo, ex funzionari della Direzione patrimonio provveditorato e fitti della Provincia di Palermo. Questa la decisione della Corte dei conti, che li costringe adesso a risarcire l’ente rispettivamente con 56mila, 25mila e 8.884 euro. Assolte invece Giuseppa Di Grigoli e Flavia La Rocca. Il casus belli è stato l’affitto pagato per l’immobile che ospitava un istituto superiore di Bagheria, anche dopo che la scuola aveva però cambiato sede.
Nel 2012 il dirigente scolastico aveva liberato l’immobile, senza che fosse stata attivata dai dirigenti della Provincia il recesso della locazione e la restituzione alla società proprietaria. La Provincia aveva stipulato il contratto nel 1993 per il liceo scientifico D’Alessandro, in via Città di Palermo e in via Malipiero.
«Nel contratto di locazione è espressamente prevista – scrivono i giudici nella sentenza – la facoltà di recedere unilateralmente». Il dirigente del liceo, nel 2012, comunica alla Provincia d’aver lasciato i locali di via Malipiero, ma nel 2013 il contratto di locazione viene tuttavia rinegoziato senza le necessarie verifiche. «Non avere verificato la sussistenza dei presupposti per continuare a erogare per intero l’indennità di occupazione – continuano i giudici – costituisce una grave e inescusabile negligenza sia a carico del dirigente della Direzione patrimonio, sia del responsabile dell’Ufficio fitti passivi».