La prima udienza è fissata per il 3 ottobre. Da quella data in poi nelle aule di piazza Verga si discuterà del tracollo della compagnia low cost catanese, caduta in disgrazia e creata dal patron del Calcio Catania. Assieme a lui, ad affrontare le accuse ci sarà il braccio destro di allora, Stefano Rantuccio
Crac Wind Jet, Nino Pulvirenti andrà a processo Rinviati a giudizio tutti i diciassette imputati
Il 3 ottobre. È questa la data prevista per l’inizio del processo sul crac di Wind Jet, la compagnia low cost catanese di Antonino Pulvirenti. La giudice per l’udienza preliminare Gaetana Bernabò Distefano ha deciso di rinviare a giudizio i 17 imputati, accusati a vario titolo di bancarotta fraudolenta in relazione al tracollo della società etnea. Tra gli accusati, oltre al patron del Calcio Catania Pulvirenti, anche Stefano Rantuccio, amministratore delegato della compagnia aerea e braccio destro dell’imprenditore belpassese.
Wind Jet ha smesso di volare il 13 agosto 2012, in piena alta stagione, dopo aver lasciato col fiato sospeso per mesi i suoi lavoratori illusi da una trattativa mai conclusa con Alitalia. Ci sono voluti parecchi mesi prima che l’azienda venisse ammessa alla procedura di concordato preventivo, con un passivo di più di 238 milioni di euro.
Assieme a Pulvirenti e Rantuccio, sul banco degli imputati sono finito Angelo Vitaliti, che ha occupato il ruolo di componente del consiglio d’amministrazione di Wind Jet e di ex vicepresidente del Calcio Catania, e Biagio Rantuccio, fratello di Stefano. La lista si allunga poi fino a un totale di 17 persone che, secondo la procura, avrebbero avuto un ruolo nel tracollo di un’azienda che aveva fatto volare la Sicilia.