Decreto del Ministero: la scelta va su Guido Barcellona, segretario generale dell'ente camerale di Caltanissetta. Dopo due anni di commissariamento il nuovo presidente dovrebbe essere eletto il 28 febbraio
Elezioni alla Camera di Commercio Il Mise nomina un nuovo commissario
È stato approvato il 27 gennaio ma pubblicato soltanto in queste ore sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico il decreto che individua in Guido Barcellona, attuale segretario generale della Camera di Commercio di Caltanissetta, il nuovo commissario ad acta della Camera di Commercio di Palermo ed Enna al posto di Vincenzo Genco, che da novembre è in pensione. Barcellona, cui non spetterà alcun compenso né rimborso spese, dovrà occuparsi anche di formare il collegio dei revisori per la costituzione del nuovo ente camerale frutto dell’accorpamento tra Palermo ed Enna. La riorganizzazione voluta dal Mise ridurrà le camere di commercio siciliane da nove a quattro.
Le elezioni erano previste inizialmente per oggi ma al momento delle dimissioni di Genco il 14 ottobre le procedure non erano state completate e così l’assessore regionale alle Attività produttive e vicepresidente della Regione Siciliana Mariella Lo Bello ha dovuto posticipare tutto. L’assemblea riunita delle associazioni di categoria dovrebbe tenersi il 28 febbraio. I 33 membri dell’organo assembleare, il Consiglio, nominati lo scorso dicembre con decreto regionale, potrebbero votare subito non solo il presidente ma anche la giunta, formata dallo stesso presidente e da quattro rappresentanti delle associazioni di categoria, uno per ogni area: industria, artigianato, agricoltura e commercio. Dovrebbe così finire la lunga stagione commissariale iniziata dopo l’arresto, ad aprile 2015, dell’allora presidente di Camera e Confcommercio nonché numero due della Gesap Roberto Helg, beccato mentre intascava una mazzetta da un imprenditore che lo aveva denunciato.
La sfida per la poltrona di via Emerico Amari è tra la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio e il presidente di Confindustria Palermo Alessandro Albanese. Una sfida che in questi due anni di vacatio è stata a dir poco infuocata con trattative, alleanze e richieste di accesso agli atti, cambi di fronte, spaccature e polemiche, seggi conteggiati più volte, ricorsi.