Ok al progetto per la piscina scoperta Sei milioni per la tribuna e gli spogliatoi

Il Consiglio comunale ha approvato un progetto di 6 milioni di euro per ricostruire la tribuna e i servizi, a partire dagli spogliatoi, della vasca scoperta della piscina comunale. Il passaggio in aula si è reso necessario perché l’intervento avverrà in deroga ad una norma tecnica di attuazione (per l’esattezza l’articolo 19, comma 4) del piano regolatore generale, un aspetto già affrontato in conferenza dei servizi con la Regione Siciliana.

La struttura di viale del Fante si trova infatti in una zona classifica come “F3 – Attrezzature sportive” dal piano regolatore generale. L’articolo 19 delle norme di attuazione del Prg prevede che, quando l’area oggetto di un intervento in zona F3 si estende oltre i 10mila metri quadrati (nel caso della piscina si tratta per l’esattezza di 11.112,62 mq), deve essere presentato un progetto esecutivo esteso all’intera area, allungando di fatto i tempi. Visto però che la zona F3 è già occupata da impianti sportivi realizzati prima del Prg del 1962 (come il Renzo Barbera, lo Stadio delle Palme, l’ippodromo o il circolo del tennis), gli uffici comunali hanno proposto a Sala delle Lapidi di accelerare l’iter saltando la redazione del piano esecutivo perché i lavori non comporteranno un aumento di volume o di superficie. Prima del bando di gara serviva però il benestare di Sala delle Lapidi, arrivato con i voti del Mov 139 e l’astensione di Forza Italia e di una parte del Pd. 

Al netto dei tecnicismi, agli appassionati di nuoto interessa una sola cosa: che la vasca esterna sia finalmente all’altezza della quinta città d’Italia. «Non si addice a Palermo – ammette in aula l’assessore ai Lavori Pubblici Emilio Arcuri -. La vasca esterna è stata realizzata in modo garibaldino con spogliatoi e servizi provvisori ospitati in prefabbricati con i pavimenti sfondati. I lavori in corso alla piscina comunale sono solo una parte di quelli che vogliamo realizzare perché l’impianto è carente di manutenzione oltre che obsoleto visto che la sua costruzione risale agli anni Settanta. Vorrei sottolineare che l’iter di questo progetto è stato completato in meno di due mesi».

I lavori costeranno 6 milioni di euro. Gli spogliatoi per gli atleti avranno 40 posti (20 uomini e 20 donne) e sono previsti inoltre un deposito per le attrezzature, un’area ristoro con bar e servizi igienici e una terrazza di oltre 50 mq. Dei sei milioni 1,3 sono finanziati dal governo e serviranno a ristrutturare tutti gli impianti: elettrico, di illuminazione, idrico e di scarico, climatizzazione, trattamento aria, produzione di acqua calda per wc e docce. Ci saranno ingressi separati per pubblico e nuotatori, un impianto fotovoltaico, un nuovo impianto di illuminazione. 


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