Anche in Sicilia alcuni treni scaricano sulle rotaie Trenitalia: «Rischi? Coi reflui cresce vegetazione»

La settimana scorsa i carabinieri del nucleo operativo ecologico hanno posto sotto sequestro otto treni delle Ferrovie dello Stato che prestano servizio in Puglia. Un provvedimento scaturito dal presunto danno ambientale causato dalla errata gestione dei rifiuti organici provenienti dai bagni delle vetture. Secondo gli investigatori, i liquami sarebbero stati liberati lungo le rotaie. Una prassi che anche in Sicilia continua a essere usata nei convogli più vecchi, che non sono pochi.

Tra i convogli posti sotto sequestro in Puglia ci sono anche quattro Minuetto, tipologia di treno che presta servizio in tutto il territorio nazionale. In particolare, la Sicilia conta ben 40 unità, acquistate tramite contributi regionali. Palermo, dunque, non può che seguire attentamente gli sviluppi della vicenda: se i sequestri dovessero estendersi ad altre regioni d’Italia, le ferrovie siciliane subirebbero gravi disagi. Tuttavia, Trenitalia, contattata da MeridioNews, getta acqua sul fuoco. «È inutile fare allarmismi – precisa l’ufficio relazioni esterne – questi convogli circolano su tutta la rete nazionale e non si sono verificate criticità. L’episodio è circoscritto alla regione Puglia e saranno gli organi preposti a chiarire la questione. Il nostro gruppo ha intanto chiesto il dissequestro dei treni, manifestando l’intenzione di chiudere momentaneamente i bagni per i servizi a carattere metropolitano».

Sono le stesse Ferrovie dello Stato Italiane a spiegare il funzionamento dei servizi igienici a bordo treno. «I treni più moderni sono dotati di un impianto di smaltimento chimico. Sotto i wc si trovano delle vasche per la raccolta dei liquami che vengono poi svuotati e smaltiti da personale specializzato in sede di manutenzione».

Le cose cambiano, però, quando si parla dei treni Intercity, i treni notte – in media vecchi di una trentina d’anni – che collegano la Sicilia con Roma e Milano. Ne resistono sei, quattro per la capitale e due per il capoluogo lombardo, che attraversano il Paese. In questi mezzi i liquami finiscono sulle rotaie, tanto che tuttora è valido il divieto di andare in bagno quanto il treno è fermo in stazione o quando vi si sta avvicinando. Stesso discorso per le vecchie carrozze che coprono le tratte regionali in aggiunta ai Minuetto. In questi casi è facile per tutti appurarlo: guardando infatti dentro il wc è possibile scorgere i binari. È sempre stato così e secondo Trenitalia ciò non costituisce un problema. «I rifiuti organici liberati sulle rotaie al massimo stimolano la crescita di vegetazione per cui spesso dobbiamo intervenire con del diserbante». 


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