«Manca del tutto una programmazione - spiega l'Assessora Ciulla - in questo momento i comuni siciliani, soprattutto quelli in cui avvengono materialmente gli sbarchi, devono gestire una situazione di saturazione delle comunità»
Minori non accompagnati, «strutture sovraffollate» Oltre ottanta rischiano di passare la notte al porto
C’era anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando insieme all’assessora Agnese Ciulla – che ha le deleghe alle politiche di cittadinanza e alle politiche per i minori -alle operazioni di sbarco di 1.040 migranti, salvati nel Mediterraneo dall’equipaggio della nave Siem Pilot della Marina Norvegese. Fra questi, mentre sono ancora in corso le operazioni di identificazione, vi sono oltre ottanta minori non accompagnati, in maggioranza ragazze. Fino a questo momento non è stato possibile individuare le strutture presso cui questi ragazzi e queste ragazze potranno essere ospitati e si prospetta per loro una notte al Porto del capoluogo siciliano.
«Mentre per gli adulti è stato raggiunto un accordo in sede nazionale, con l’individuazione delle regioni che dovranno e potranno ospitarli – spiega l’Assessora Ciulla – per i minori manca del tutto una programmazione, lasciando in questo momento i comuni siciliani, soprattutto quelli in cui avvengono materialmente gli sbarchi, a dover gestire una situazione di sovraffollamento ed ormai saturazione delle strutture. Solo a Palermo sono più di mille i minori stranieri di cui il Comune è responsabile e questo impedisce di programmare e realizzare dei veri percorsi di inclusione. Non si può pensare che basti garantire un pasto caldo e un letto per considerare assolti i nostri obblighi morali, ancor prima che giuridici, verso centinaia e centinaia di minori che arrivano in Italia senza una famiglia ed un supporto».
A richiamare alle proprie responsabilità i governi nazionale e regionale è Orlando, secondo il quale «non possono pensare di continuare ad approfittare, sulla pelle di centinaia di minori, della generosità, della cultura dell’accoglienza del popolo siciliano e dell’impegno dei sindaci. Mentre enormi spazi del patrimonio immobiliare dell’esercito e delle Opere Pie restano vuoti ed inutilizzati, il sovraffollamento delle strutture disponibili mortifica tanto chi ospita quanto chi è ospitato ed in più apre le porte a fenomeni speculativi e di emarginazione sociale. Mentre chiediamo al governo nazionale di attivarsi immediatamente per una equilibrata presa in carico dei minori da parte di tutte le regioni, ribadiamo che i sindaci siciliani vogliono essere a servizio di quanti rispettano i diritti dei migranti e non complici di quanti li mortificano favorendo, consapevolmente o inconsapevolmente, inaccettabili speculazioni».