C’è ancora tempo per partecipare al ricorso collettivo al Tar contro il provvedimento fortemente  voluto dal sindaco Leoluca Orlando per l’istituzione delle Ztl a Palermo. La campagna, infatti, proseguirà per almeno altre due settimane. Nel frattempo, l’iniziativa ha avuto un discreto successo tra i palermitani che hanno aderito numerosi. Al momento le adesioni sono già 150 ma il numero potrebbe continuare a crescere nei prossimi giorni. Il buon risultato ha spinto così le associazioni promotrici del ricorso, Bispensiero e Vivo Civile, a prolungare i tempi e consentire a chi fino a oggi non ha avuto il tempo di unirsi al ricorso collettivo.

I primi firmatari del provvedimento che chiamerà in giudizio il Comune dinanzi al Tar sono Massimo Merighi (presidente di Bispensiero) e Marcello Robotti (presidente di Vivo Civile): «In realtà non c’è stata mai una vera e propria scadenza – ha detto Merighi – se non quella stabilita dalla legge che fissa in 60 giorni, dalla pubblicazione dell’atto, il tempo per presentare il ricorso del provvedimento che si vuole impugnare. Abbiamo raggiunto già un buon risultato, superiore a quello contro il sindaco Cammarata (130 firme nel 2008). Sarebbe bastata solo una firma – ha concluso – ma il numero raccolto è sicuramente rappresentativo della partecipazione della collettività all’iniziativa».

Intanto, dall’amministrazione fanno sapere che i disabili non dovranno pagare per ottenere il pass che consente l’accesso nelle zone Ztl. Una conferma attesa da tanti e che fuga i dubbi di chi da subito ha puntato il dito contro un provvedimento che, di fatto, non faceva alcun riferimento ai portatori di handicap. «Semplicemente, per evitare che vi siano abusi e raggiri a loro danno – ha detto Orlando – l’Amministrazione comunale sta lavorando, nell’ambito della piu’ ampia regolamentazione dell’accesso all’area, per individuare lo strumento migliore per consentire tale acceso, che sarà comunque gratuito. Peraltro, l’accesso alle ZTL per i cittadini disabili è gratuito in tutte le città d’Italia e l’Amministrazione intende attenersi esclusivamente alle prescrizioni previste dalla legge».