Antico Corso, occupato cortile della Manzoni Il centro sociale: «Aprire gli spazi al quartiere»

«Vogliamo spazi per lo sport». Una richiesta chiarissima indirizzata all’amministrazione comunale. E formulata dagli occupanti del centro sociale Liotru di via Montevergine. Che intorno alle 11 di questa mattina hanno occupato il cortile esterno della scuola Manzoni, in via Plebiscito. Sebbene le lezioni non siano ancora ricominciate, l’attività didattica tra i corridoi dell’istituto scolastico è già iniziata. Almeno per i docenti che, oggi, si sono ritrovati i giovani militanti all’ingresso del plesso. Con uno striscione e l’intenzione di riempire il cortile, per un pomeriggio, di attività sportive. «Qui accanto i lavori all’interno dell’ex cpo Experia, mentre la scuola per buona parte è inagibile e il Comune sta in silenzio», afferma Erika Garozzo, tra gli occupanti del Liotru.

«Il campetto della scuola Manzoni è al centro del quartiere e i bambini lo frequentano continuamente. Scavalcano e ci entrano, lo sanno tutti, è inutile nascondersi dietro a un dito», racconta Garozzo. Il problema è ancora quello degli spazi aperti per i bambini di via Plebiscito e dintorni. Ma anche quello delle scuole, «lasciate a se stesse». «La Manzoni ha un grandissimo problema di inagibilità – continua la studentessa – Quando siamo entrati qui, questa mattina, abbiamo trovato gli insegnanti sconfortati al ritorno da un giro per verificare lo stato della struttura. Avevano un elenco lunghissimo di problemi. Intendo che, letteralmente, avevano un foglio su cui avevano appuntato tutte le cose che non andavano». 

Difficoltà che gli insegnanti sarebbero costretti ad affrontare da soli: «Le questioni strutturali ricadono sulle spalle dei docenti. Da una parte loro devono garantire la sicurezza degli alunni. Dall’altra se le classi cadono a pezzi devono comunque sobbarcarsi una responsabilità di cui non è giusto che siano loro a farsi carico. Tutto mentre l’amministrazione comunale tace». L’occupazione, che si concluderà oggi stesso, ha per obiettivo «portare all’attenzione di tutti un problema reale: in questo quartiere non solo questa scuola è stata smantellata, in più gli spazi che ci sono vengono chiusi e resi inaccessibili. Visto che queste strutture ci sono, però, perché il Comune non le mette in sicurezza?».


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