Stamattina sono state trovate chiuse con una pesante catena e un catenaccio. Un gesto di ignoti. Sul posto è giunta la polizia. Gippetto (Extroart): «Andiamo avanti, perché riteniamo che sia possibile fare cultura in questa città e non dovere sottostare a logiche occulte»
Terza intimidazione in pochi giorni Nel mirino gestori Mura delle Cattive
Terza intimidazione in pochi giorni a Extroart, che da qualche settimana ha preso in concessione dal Comune le Mura delle Cattive, per lo svolgimento di attività culturali e ludiche nell’ambito di un progetto, patrocinato da Expo 2015, che vedrà fino a ottobre un ricco cartellone di iniziative tra presentazioni di libri, concerti, dibattiti, laboratori per bambini, arte e teatro dialettale. Stamattina le Mura delle Cattive sono state trovate chiuse con una pesante catena e un catenaccio. Un gesto di ignoti. Sul posto è giunta la polizia che, insieme a un fabbro, ha provveduto a rimuovere la catena.
Qualche giorno fa era stato distrutto un piccolo manufatto in legno adibito a deposito. «Due notti fa, poi, ho trovato l’interruttore della mia moto posteggiata davanti alle Mura manomesso – spiega Ludovico Gippetto, presidente di Extroart –, il filo dell’allarme staccato e una bottiglia con all’interno una pallottola». Per entrambi gli episodi era stata presentata una denuncia. «Mi domando, a questo punto, chi vuole che le Mura delle Cattive tornino ad essere non fruibili e dimenticate – conclude -. Noi andiamo avanti, perché riteniamo che sia possibile fare cultura in questa città e non dovere sottostare a logiche occulte, che appesantiscono il clima di chi svolge onestamente il proprio lavoro».