Ispezione a sorpresa della deputata Cinquestelle alla Camera, Chiara di Benedetto, nella struttura comunale di via Tiro a Segno. «Attualmente 250 animali sistemati fuori dalla Sicilia con un costo per la collettività di oltre 400 mila euro l'anno». I grillini denunciano il sovraffollamento e chiedono «immediate soluzioni». «Perché i dipendenti Gesip sono stati messi alla porta?»
Cani chiusi in mini gabbie e furgoni M5S: «Canile al collasso. Comune intervenga»
Cani chiusi in gabbie di 60 centimetri, dentro furgoni parcheggiati al sole oppure trasferiti fuori dalla Sicilia per un costo di oltre 400mila euro l’anno. A scattare la fotografia impietosa del canile di via Tiro a Segno è la deputata alla Camera del Movimento Cinque Stelle, Chiara Di Benedetto, che insieme ad alcuni attivisti ha effettuato una visita a sorpresa nella struttura comunale. I risultati dell’ispezione non sono certo quelli che un animalista vorrebbe sentirsi comunicare.
«Parlare di sovraffollamento è un eufemismo – dice la pentastellata -. Abbiamo trovato cani ovunque. Persino in due mini gabbie di 60 centimetri dove due pittbull non avevano nemmeno lo spazio per distendersi o addirittura per stare in piedi. E a quanto pare erano lì da giorni». Per questi due animali dal canile sarebbe partita una segnalazione alla Procura della Repubblica. «Ci hanno raccontato – aggiunge Di Benedetto – di cani tenuti pure per giorni al caldo nei furgoni».
Nel canile, dove l’anno scorso gli ospiti hanno superato quota 2.600, gli spazi sarebbero insufficienti ad accogliere tutti gli amici a quattro zampe. Così alcuni 250 esemplari sono stati trasferiti a pagamento fuori dalla Sicilia, una soluzione che costa alla collettività oltre 400mila euro l’anno. «Questa struttura – dice la grillina – non può tirare avanti in queste condizioni. E tutto ciò nonostante l’encomiabile lavoro portato avanti dai veterinari dell’Asp che si prodigano per curare le bestiole e per sterilizzarle». Lo scorso anno sono stati sterilizzati 1500 animali. Il problema è il saldo tra reimmissioni nel territorio ed ingressi nella struttura. «Finché sarà nettamente negativo, il canile sarà condannato al sovraffollamento» assicura la parlamentare.
Da qui l’invito del M5S alle istituzioni a fare qualcosa. E subito. «Sappiamo – dice la deputata – di un tavolo tenuto in Prefettura, ma non sembra che da questo, al momento, siano venute fuori ipotesi solutorie». Ma i pentastellati al Comune chiedono anche la razionalizzazione delle spese. «Vorremmo capire – conclude Di Benedetto – perché siano stati messi alla porta i dipendenti Gesip, che pure erano stati addestrati dai veterinari, a vantaggio di un’associazione che si prodiga encomiabilmente, ma che certamente ha un costo per assolvere ai suoi compiti».