«Faremo una richiesta di incontro all'azienda per monitorare la filiera delle imprese che operano nell'appalto Sis e che sono tantissime - dichiara il segretario della Fillea, Francesco Piastra -. Alla Sis chiediamo di garantire le aziende e le sicurezza sul lavoro»
Morti bianche, assemblea nel cantiere Sis «Due ore di lavoro alla famiglia di Vitale»
I 260 lavoratori della Sis destineranno due ore del loro lavoro alla famiglia di Vitale Mastrangelo, l’operaio morto giovedì scorso a Palermo precipitando da un costone roccioso mentre stava eseguendo alcuni lavori di bonifica. E’ stato deciso durante un’assemblea-sciopero di solidarietà svoltasi dalle 7 alle 9 di stamane nel cantiere della Sis di Cardillo, in via San Lorenzo, indetta da Fillea, Filca e Feneal per manifestare vicinanza alla famiglie della vittima. L’iniziativa, dal titolo #bastamortibianche, è stata decisa per portare al centro dell’attenzione il tema degli infortuni sul lavoro. Mastrangelo era un dipendente della Beta costruzioni srl, impresa che stava svolgendo dei lavori in affidamento per conto della Sis.
«Faremo una richiesta di incontro all’azienda per monitorare la filiera delle imprese che operano nell’appalto Sis e che sono tantissime – dichiara il segretario della Fillea, Francesco Piastra -. Alla Sis chiediamo di garantire le aziende e le sicurezza sul lavoro». Hanno partecipato all’incontro anche il segretario della Cgil di Palermo, Enzo Campo, che ha concluso il dibattito, il segretario nazionale della Filca Salvatore Scelfo e il segretario della Feneal Uil Angelo Gallo. «Gli operai del cantiere della Sis si sono fermati per due ore per manifestare solidarietà e per sottolineare come la sicurezza nei posti di lavoro, soprattutto nel settore edile, sia imprescindibile e, primaria importanza per poter operare all’interno dei cantieri edili», dichiarano le segreterie di Fillea, Filca e Feneal.